Le stupide proposte dei politici per contenere il danno economico causato dal virus

Ho ascoltato le proposte di alcuni politici per tutelare l’economia a seguito del dramma che si è verificato con il coronavirus. Posticipo di tasse, rinvio di mutui e bollette… Le stesse stupidaggini che si sentono da decenni.

Quando un sistema economico va in ginocchio chi non è un imprenditore può dire delle sciocchezze del genere magari per ingraziarsi dei voti. Ma se sei un imprenditore che per giorni ha chiuso l’attività significa che in quei giorni hai fatturato zero. Se sei un imprenditore che ha perso la possibilità di fare degli incontri, hai perso dei clienti. Ci sono paesi esteri che stanno sconsigliando di venire in Italia, questo può essere un danno difficile da calcolarsi in questo momento. Le stime parlano di diversi miliardi.

La sensazione, tra gli operatori economici, è di una gestione alquanto improvvisata di questa crisi. Ai politici che dicono a piccoli imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi che avranno un rinvio delle tasse bisogna far presente che l’elemosina non serve a niente. Una persona che non ha avuto incasso per settimane rischia di non stare in piedi, e non fargli pagare in modo dilazionato le bollette o i mutui non risolve il problema.

In questi casi se ci sono stati, per esempio, 5+5=10 miliardi di danno economico causato per una gestione inefficiente dello Stato Italiano ci vuole un indennizzo di pari valore di 10 miliardi. Si chiama contributo a fondo perduto che poi viene ripreso a tassazione.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi.

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