Siamo di fronte al più palese esempio di shock economy che sia mai stato portato avanti negli ultimi tempi, la panacea tattica del capitalismo contemporaneo ben spiegata dalle parole di uno dei suoi fondatori Milton Friedman che afferma: “soltanto una crisi, reale o percepita produce un vero cambiamento bisogna quindi sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle in vita e disponibili finché il politicamente impossibile diventerà politicamente inevitabile”.
In questi mesi il rischio è che qualcuno si approfitti della situazione
In questi mesi infatti potranno realizzare qualsiasi iniziativa approfittando di un popolo distratto e in stato confusionale e se anche provocassero la popolazione a tal punto da richiedere una rivolta di piazza, in quella piazza, a causa dell’emergenza sanitaria in cui siamo non potrebbe andarci nessuno se si optasse allora per una rivolta pacifica alle urne il discorso sarebbe lo stesso, non si potrebbe neanche andare a votare.
Intanto il 16 marzo vogliono far passare la riforma del MES, è già passato il decreto sulle intercettazioni e stanno preparando quel crack finanziario indispensabile per ripulire le banche dai titoli tossici facendo passare il crollo dei mercati e le successive misure che intraprenderanno come inevitabile conseguenza causata dall’epidemia.
Chi è il responsabile?
Non è dato sapere al momento chi abbia indotto tutto questo alla domanda cui prodest infatti, le risposte possibili sono ancora tante:
- sicuramente non giova ai popoli;
- non giova alle democrazie che oggi sono protagonisti e vittime del più spietato esempio di shock economy per imporre alla popolazione misure altrimenti irrealizzabili.
Ora cari amici la battaglia si gioca sul filo del rasoio: se il popolo cadrà nuovamente nella trappola si affiderà al proprio carnefice come ha fatto in passato in maniera inconsapevole, se invece riusciremo a realizzare uno scatto nelle coscienze allora quest’operazione sarà un boomerang per chi l’ha realizzata ed il sistema neo liberista rischierà di implodere.
Molto dipenderà dal nostro comportamento
Tutto dipende da noi, dal grado d’informazioni che riusciamo a trasmettere, dal numero di coscienze che riusciamo a risvegliare e dalla capacità di unire i puntini fornendo al nostro interlocutore un mosaico di tutto ciò che sta accadendo: chiaro e al netto di qualsiasi dietrologia.
Siamo in trincea, qui davvero o si fa l’Italia o si muore.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo
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