Riaprire l’ospedale Forlanini di Roma per rispondere all’emergenza coronavirus, questa la petizione lanciata in questi giorni e supportata da molti partiti tra cui Fratelli d’Italia, Lega e pentastellati, con tanto di richiesta alla regione da parte del sindaco di Roma Virginia Raggi. Una proposta alla quale la regione Lazio ha reagito con quelle che l’ex primario del Forlanini, il Prof. Massimo Martelli, ha definito nient’altro che fake news.
“Il Forlanini era deserto già negli anni ’90 – scrive la regione sui social – e da allora è senza alcuna forma di manutenzione. Siamo nel 2020, creare un reparto attrezzato in pochi giorni, per curare malati gravi, in una struttura che cade a pezzi e da ristrutturare da cima a fondo è da folli”.
Queste parole, comparse sulla pagina ufficiale ‘Salute Lazio’ hanno fatto infuriare il Professor Martelli, che ai nostri microfoni ha commentato: “Sono dei delinquenti! Che mi denuncino… Loro non si devono permettere di giocare con il bene comune!”
Con Ilario e Francesco Di Giovambattista, Furio Focolari, Alessandro Vocalelli e Franco Melli, ecco l’intervento completo di oggi del Prof. Massimo Martelli, medico chirurgo specialista in chirurgia toracica ed ex primario dell’Ospedale Carlo Forlanini di Roma, durante la diretta di Radio Radio Lo Sport.
“Il Forlanini in parte si può aprire, non è che deve riaprire tutto, anche perché è immenso, è una città. Ma il problema è che noi siamo in carenza di posti in terapia intensiva, e questo grazie a tutti, io non perdono nessuno dei politici né di qua né di là, perché hanno distrutto la sanità, e oggi si va avanti soltanto sulla forza dei medici e degli infermieri che sono in prima linea.
La preoccupazione è questa, che abbiamo bisogno di un supporto di terapia intensiva, medici e infermieri sono stressatissimi, e allora quello che dico io è: aprite dove potete aprire! Gentaglia, perché sono gentaglia, hanno chiuso il San Giacomo al centro di Roma. Lo hanno ristrutturato tutto, hanno speso i milioni e dopo lo hanno chiuso!
Tornando al Forlanini, è ovvio che non si può ristrutturare tutto, ma chi lo dice, chi è questo pazzo? Forse si può ristrutturare nel tempo… Però ci sono degli spazi immensi vuoti che si potrebbero usare facendo come hanno fatto a Milano che in una settimana hanno fatto le murature e in due le hanno anche arredate.
La situazione non è che finisce da qui a 15 giorni… Non ci crediamo! Questa situazione continua e chissà per quanto continua. Bisognerebbe immediatamente creare dei posti di terapia intensiva e subintensiva per poter salvare più persone possibile.
Quando poi dicono prendiamo i giovani… Ma no! I giovani li prendi per fare qualche cosa di semplice. La rianimazione è una cosa estremamente seria, io richiamerei quelli che hanno diretto reparti, che sanno quello che si deve fare. Poi come sottoposti puoi anche avere i giovani, ma tu non puoi buttare un neolaureato davanti a un problema enorme come questo.
Questa è una guerra ed è peggio che se fosse una guerra atomica. La fregatura è che il nemico non lo vedi! E’ caccia all’untore. E poi è una cosa rapidissima. Per cui ottima la decisione del Presidente di bloccare l’Italia, peccato che non è stato supportato per farlo 15 giorni prima.
La Regione che dice che il Forlanini andrà alle ONG nel 2021, ma stiamo scherzando? Sono dei delinquenti! Che mi denuncino! Se questo è vero… Loro non si devono permettere di giocare con il bene comune! Vi ricordate la reazione di Zingaretti quando ci furono i 2 casi dei cinesi a Roma? Ha fatto una risatina… Cogl**ne! Non sapevi che diffusione poteva avere!
Forlanini vuoto già negli anni ’90? Sono pronto a fare una denuncia, che lo dimostrino con i dati. Io sul mio computer ho 70 mila pazienti.
Io credo che per la rianimazione in 20 giorni una cosa rapida si possa fare, se potessi decidere io chiamerei Bertolaso che è uno che davanti a questi problemi ci può dare una mano. Purtroppo se lo è preso la Lombardia.
Forlanini, San Giacomo, Regina Margherita… Se ne aprissero uno sarebbe già un bene. Non è un mio capriccio, facciano quello che vogliono basta che si muovono!
A metà degli anni ’90 è cominciato il problema grosso. Si taglia qua, si taglia là… Molti ospedali sono stati aperti perché erano bacino elettorale, invece di fare le cose bene. Come mai la regione Lazio ha circa 10 mila posti letto istituzionali e 10 mila accreditati? Perché evidentemente noi siamo andati a chiudere quelli istituzionali per poi andare ad aprire quelli privati”.
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