Il Parlamento in un periodo di crisi dovrebbe riunirsi in maniera permanente perché svolge un ruolo primario nella diretta emanazione di provvedimenti di legge, nell’ausilio al Governo nella stesura dei suoi provvedimenti che poi è chiamato ad approvare in sede di conversione, nella pianificazione del domani e nella vigilanza dell’oggi.
Chi concorre a decidere le nostre finanze i nostri approvvigionamenti e la nostra libertà oggi ha una importanza pari a quella dei nostri medici ed infermieri, delle nostre forze dell’ordine, dei nostri sindaci, supermercati, benzinai, … categorie presenti h24 sul territorio.
Eppure chi concorre a decidere misure sulla salute, sull’economia e sulle strategie da adottare per contrastare il flagello, chi ha la responsabilità, il mandato ed il ruolo per farlo, se ne sta a casa e lavora un giorno alla settimana continuando a percepire tra indennità, rimborsi, pensioni, diarie e vitalizi oltre 15.000 euro al mese.
Già contiamo i morti a grappoli pensate se chi sta in prima linea a fronteggiare l’emergenza nei presidi ospedalieri o nei servizi essenziali lavorasse un giorno alla settimana.
In tutto questo mi spiegate cosa ci sia di onesto?
E cantano l’inno: “Siam pronti alla morte l’Italia chiamò“.
Enrico Michetti
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