I lacchè dell’Unione Europea si preparino: presto l’ondata antieuropeista li travolgerà

Le maschere hanno dovuto cedere il posto alle mascherine. Gli occhi dei burocrati europei hanno trasmesso tutta la loro cattiveria che prima non era visibile ai più. La classe politica filoeuropeista farebbe bene a nascondersi e non è una minaccia, soltanto una questione di pudore: dovranno mettersi vergogna.

Avete notato che in nessuna parte di Europa è mai risuonato da un balcone l’inno europeo? Stupendo da un punto di vista musicale, ma perché un italiano dovrebbe mai sentirsi legato a tale inno? Hanno dimostrato di non riconoscerlo neanche i francesi, i tedeschi e neanche la stessa Austria.

La pandemia però tra i danni che ha fatto ci restituisce gli stati nazionali, il patriottismo, la voglia di sentirci italiani.

In poche settimane un gruppo su Facebook che dice stop Europa è riuscito a scatenare un tripudio impensabile di consensi: quasi un milione di iscritti in poche settimane. La politica italiana si ritroverà presto a fare i conti con quei numeri. Anzi mi sentirei di dire a Salvini e Meloni che i 10 metri di distanza da Tajani, forse sufficienti come misura di sicurezza contro il contagio, risultano insufficienti per metterli a riparo dall’ondata di sano anti-europeismo che presto travolgerà tutti coloro che non hanno saputo prendere la totale distanza da questa Unione Europea e da questi lacchè del nostro paese.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo


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