“Ora Di Maio si indigna con Die Welt, ma anche Grillo disse all’UE di non darci i soldi per salvarli dalla mafia” ► Mattia Feltri

Un’affermazione vergognosa e inaccettabile. Spero che il governo tedesco ne prenda le distanze. L’Italia piange oggi le vittime del coronavirus, ma ha pianto e piange le vittime della mafia. Non è per fare polemica ma non accetto che in questo momento si facciano considerazioni del genere“. Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio non ha preso bene le parole in un articolo su Die Welt, testata conservatrice tedesca che ha sostenuto che la mafia italiana stia aspettando i fondi dell’Unione Europea.

L’ipotesi di complotto di Die Welt fa chiaramente indignare tutti, ma su Twitter il giornalista Mattia Feltri ha ricordato in mattinata che non si tratta della prima volta che qualcuno avanza questa tesi.
Fu proprio Beppe Grillo per ironia della sorte a esortare qualche anno fa l’Europa a non aiutare l’Italia per salvare i fondi da un’ipotetico intralcio di stampo mafioso: “Di Maio indignato con Die Welt che sostiene le stesse tesi con cui Di Maio è andato al governo“.
Un riassunto che inquadra la situazione su cui Feltri è tornato ai microfoni di ‘Lavori in corso’.

“Ora Di Maio si indigna con Die Welt, ma anche Grillo disse all’UE di non darci i soldi per salvarli dalla mafia” ► Mattia Feltri

Sappiamo quali sono le tesi del Movimento 5 Stelle, qualcuno ha ricordato più precisamente che qualche anno fa Beppe Grillo esortò l’Unione Europea a non darci i soldi perché poi sarebbero finiti alla mafia.
E’ veramente impressionante, quando sei all’opposizione puoi dire qualunque cosa, quando sei al Governo e le dicono gli altri tu impallidisci.

Vorrei ricordare una cosa: qualche anno fa io mi trovavo in Parlamento e un deputato M5s accusò il PD di essere il partito della mafia. Rosy Bindi, che era lì seduta impallidì a quell’accusa e tuttavia era un accusa che il PD aveva rivolto per anni al centrodestra. A furia di dire che siamo governati dalla mafia, finisce che qualcuno ci crede.

Vedo moltissimi problemi, questa è un’Europa che rischia di tracollare tra coronavirus e la successiva inevitabile sciagura economica. Lo dico perché ci sono grossi errori da tutte le parti, intanto dalla Germania e dai paesi del nord non c’è nessuna consapevolezza sul fatto che l’Europa deve essere una comunità di destini, invece è solo una questione economica. Del resto neanche noi in Italia siamo impeccabili, perché sono ricordati in questi giorni i debiti di guerra della Germania e del piano Marshall per ripartire, ed è tutto vero, ma c’è una differenza: i tedeschi avevano combinato una sciagura vera. Ripartirono da zero con un senso di colpa che gli impose di ripartire a testa bassa. Noi aspettiamo questi soldi come un diritto divino, quindi non ci metteremmo a lavorare, ma li prenderemmo come un compenso per cose che ci sono state negate in passato.

Non mi stupirebbe una doppia faccia di Conte in Italia e in Europa, ha una particolare adattabilità e non sarebbe la prima volta.

L’obiezione che si fa a un debito condiviso, grazie al quale l’Italia pagherebbe meno è che noi abbiamo un debito pregresso mostruoso. Dobbiamo riconoscere che quel debito non ce l’ha fatto l’uomo cattivo, diciamo sempre che è colpa degli euroburocrati, dei fascisti, dei comunisti, del nord, del sud. No: è colpa nostra. Se un paese da ormai vent’anni ha una crescita del PIL sensibilmente inferiore a quella dell’Eurozona è colpa nostra“.