Standing e risate, la seconda serata decolla

‘Noi no’. Claudio Baglioni apre da solo la seconda serata del festival di Sanremo intonando il brano tratto dall’abum ‘Oltre’ del 1990. “Come sarà,un giorno prendere la strada e andare via incontro alla realtà, farsi travolgere da un vento di follia…”, canta Baglioni, avvolto dalla coreografia di un folto gruppo di ballerini ‘armati’ di rose bianche e diretti da Giuliano Peparini, in questa canzone che parla di chi crede fermamente in un sogno e lotta per raggiungerlo. La canzone, sorta di inno contro le prepotenze, viene accolta da una standing ovation all’Ariston. Poi il direttore artistico viene raggiunto dai due co-conduttori del festival, Virginia Raffele e Claudio Bisio.

Una Virginia Raffaele ‘poliglotta’ e assai più sciolta della prima serata assiste Claudio Bisio nell’illustrare il regolamento del televoto, traducendolo prima in cinese maccheronico, poi in spagnolo e quindi in romanesco. I tre concludono il siparietto accennando ‘Vecchio scarpone’.

Anche Bisio appare più a suo agio, dopo la tensione del debutto, e dopo i primi due cantanti in gara, Achille Lauro e Einar, dà vita con Baglioni ad una gag di canto con punteggiatura, prima sulle note di ‘Signora Lia’ e poi di ‘Tu come stai’.

La serata, con metà delle canzoni in gara, permette la presenza di più momenti di show e più ospiti. E anche le scelte musicali di Baglioni si fanno più nazional-popolari o popolar-nazionali, per parafrasare la sua stessa definizione del festival. Più aggregative. Così il duetto con Fiorella Mannoia si gioca sulle note di un brano che ha fatto la storia di Sanremo e della grande interprete romana, ‘Quello che le donne non dicono‘. L’Ariston tribuna una standing ovation e anche a casa i gruppi d’ascolto multigenerazionali apprezzano. Così come apprezzano, più tardi, il ritorno di ‘Questo piccolo grande amore’, che Baglioni riporta all’Ariston dopo che Pippo Baudo la proclama canzone del secolo.

L’omaggio di Claudio Baglioni e Virginia Raffaele a Lelio Luttazzi (e Sylvie Vartan) sulle note di ‘Il mio tipo ideale’ diventa un numero comico, quando la co-conduttrice raggiunge il direttore artistico vicino al pianoforte spingendo la “poltrona definitiva” (quella col portaocchiali e il metronomo), giocando sull’età avanzata di Baglioni. I due cantano e ballano e il “dai, dai, dai” finale diventa “ba, ba, ba, Baudo” per introdurre Pippo Baudo. “Io vivo a Sanremo – dice il decano del festival – io quando scatta il festival sono come ET l’extraterrestre: ‘festival, casa’”.

Standing ovation e occhi bagnati dalle lacrime per il ritorno all’Ariston di Marco Mengoni, dopo la vittoria del festival con ‘L’essenziale’, che diede una svolta alla sua carriera. Mengoni duetta con Tom Walker sulle note di ‘Hola’ e l’Ariston gli tributa una standing ovation, di fronte alla quale il cantante si commuove e ammette con Baglioni l’effetto Sanremo. Poi con il direttore artistico del festival duettano su un altro super classico della canzone italiana d’autore: ‘Emozioni’ di Lucio Battisti. E una standing ovation è arrivata anche per un cantante in gara. Non uno qualsiasi ma Loredana Bertè, alla sua undicesima partecipazione al festival.

Delizioso l’omaggio al bel canto di Virginia Raffaele che si è calata nei panni di una comica cantante lirica ed ha intonato ‘Habanera’ dalla Carmen di Bizet, ‘La regina della notte’ dal ‘Flauto magico’ di Mozart, per finire fischiettando il celebre tema della colonna sonora di ‘C’era una volta il West’ di Morricone.

Esilarante il numero di Pio e Amedeo, che sbeffeggiano il direttore artistico ma anche Baudo, Giletti, Mina e Celentano e che si conclude con un autocandidatura per il Sanremo 2020: “Baglioni con Pio e Amedeo”. Ma non finisce qui: “Claudio ho avuto un’idea: nella prima puntata del prossimo Sanremo tu in cartone animato. ‘Baglion’ (evidente sberleffo ad ‘Adrian’, ndr.), con te ragazzo che ti ‘schiacci’ di continuo una giovane Orietta Berti. Se la Rai non lo vuole lo vendiamo a Mediaset, che se lo prende di sicuro”. Nel finale commovente i due comici recitano i versi di ‘Uomini persi‘ di Baglioni e l’emozione avvolge l’Ariston.