Ultimi giorni di fuoco nel dibattito politico italiano. Tantissimi i temi al centro dell’attenzione dopo le parole di Conte contro Salvini e Meloni: L’attacco all’opposizione del Premier nell’ultima conferenza stampa è stato opportuno? Fare una conferenza stampa prima della pubblicazione del decreto è corretto? Le misure prese da Conte sono adeguate per fronteggiare l’emergenza? Come ha gestito questa situazione la Rai?
Ecco cosa ne pensa Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai.
“La diretta in Rai è una cosa super eccezionale che può essere chiesta solo dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio in situazioni straordinarie. Chiedere la conferenza 5 o 6 volte… è una cosa gestita male e inflazionata. Poi addirittura è stata utilizzata per delle polemiche politiche. Ha inflazionato una cosa e poi l’ha fatta diventare uno strumento politico, un imbarbarimento. Abbiamo danneggiato uno dei canali di comunicazione della democrazia. Gli indici di ascolto dicono che non è stata neanche seguita. Ma poi, com’è che dalle 14.00 alla fine si è arrivati alle 19.30, a ridosso del TG1? In questo momento non c’è da fare strategia comunicativa per fini elettorali.
Conte ha sbagliato, su quel canale lui è il Presidente del Consiglio di tutti gli italiani. Se invece è una cosa in cui si apre il dibattito politico, è un altro canale, e sarebbe bello dare la possibilità di replica.
Il problema è che facciamo la conferenza sui soldi prima del decreto. Tutti annunci che si perdono nella burocrazia”.
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