Tutte le sciocchezze del Decreto Liquidità: ecco come useranno realmente quei soldi

E’ stato fatto credere agli italiani con pomposi annunci a reti unificate che arriveranno centinaia di miliardi destinati alle imprese.
Questo è privo di fondamento per alcune ragioni tecniche.

Prima di tutto il concetto di automatismo.
E’ stato fatto credere che sia automatica la concessione di un contributo, questo è falso per due ragioni:

  • Chi mette le risorse? La maggior parte degli imprenditori italiani nei primi giorni ha creduto che sarebbero arrivati quei miliardi. Oggi è a tutti chiaro che le risorse non sono dello Stato, ma delle banche: non sono soldi pubblici, ma soldi privati. Non c’è quindi un aiuto dello Stato, ma in questo caso dicono che ci sia: si chiama contributo in conto garanzia, ultima forma di finanza agevolata. Cos’è un contributo in conto garanzia? Un contributo di credito di firma, non di credito di cassa. In pratica lo Stato mette un pezzo di carta in cui dice “garantisco io per lui“, ma il soggetto obbligato a prestare il credito in questo caso è una banca.
  • La banca ha adesso gli stessi obblighi che aveva prima del decreto, perché ci sono norme superiori, quali la vigilanza della Banca d’Italia, la vigilanza delle autorità europee e soprattutto il testo unico in materia bancaria creditizia e le regole internazionali di Basilea: l’automatismo da cui siamo partiti non c’è, non è vero.

I punti che non stanno in piedi

Sace, cioè la società per azioni del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti specializzata nel settore assicurativo-finanziario, non ha il personale sufficiente per organizzare queste cose.

Gli aventi diritto

Autorevoli quotidiani economici, come “Il Sole 24 ore”, stimano in 300-400mila le imprese che avranno diritto alle garanzie complete. Le altre che avranno bisogno di garanzie integrative o che non avranno garanzie sufficienti affronteranno le normali procedure di merito creditizio che peraltro esistono anche per la prima fascia.

Il tempo

Il tempo non è affatto immediato: ci vorranno settimane nei casi più semplici, mesi in quelli più complicati.

La finalità

E’ una sola: quella di pagare le tasse allo Stato.

Il risultato

La rinegoziazione delle partite in essere con un vantaggio per il sistema bancario, che si prenderà le garanzie dello Stato.

Il rischio

Ci troveremo a fine maggio con gran parte delle imprese fuori gioco.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi 


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