Italia prima al mondo per avanzo primario: perché continuano a proporci il gioco al massacro dei loro tagli?

Insultati e offesi dagli olandesi e dai tedeschi, gli italiani hanno visto in queste settimane la natura dell’Unione Europea, dove a dir la verità non c’è alcuna unione.
Quello che c’è è l’egoismo più assoluto, fatto peraltro di grandi leggende, direi quasi di complete falsità: per esempio il fatto che il nostro paese abbia vissuto al di sopra dei propri mezzi.

E’ in aria un cosiddetto “downgrading” dell’Italia, che considero probabile.
Penso cioè che Fitch o Moody’s arriveranno al livello tripla B per l’Italia, vale a dire quello immediatamente superiore alle operazioni nelle quali sostanzialmente si va ad investire per cercare di spolpare un paese, non certo per trarre un vantaggio sicuro, ma per giocare alla speculazione.

Questo comporterà il fatto che gran parte dei fondi pensionistici e di tutti coloro che hanno investito nel nostro Paese nei decenni fuggano dall’Italia.

La cosa assurda è che questo sta succedendo dopo che il nostro Paese è stato riconosciuto dal Fondo Monetario Internazionale come il primo al mondo in termini di avanzo primario: significa sostanzialmente che noi dal 95′ ad oggi abbiamo tassato sistematicamente di più di quanto abbiamo speso, della spesa pubblica. E ancora ci dicono che dobbiamo fare le riforme.

Ancora ci chiedono di tagliare la spesa pubblica, tagliare la sanità quando già siamo sprovvisti di strutture e risorse per curare i nostri malati per l’emergenza coronavirus, lo abbiamo visto. E ci chiedono ancora di massacrare lo Stato.
Qui non è più una questione di destra, di sinistra o di centro, qui c’è una lotta tra chi vuole lo Stato e chi vuole il Far West con annesse leggi del più forte e braccialetti elettronici, le stesse di chi ti viene a togliere i soldi in banca.
Tutto ciò chi vuole uno Stato non può desiderarlo.

Per avere uno stato ci vuole l’Italexit, cerchiamo di capirlo.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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