La musica non si ferma. La quarantena non ha demoralizzato artisti e personaggi dello spettacolo. Uno dei più attivi è senza dubbio Dodi Battaglia. Colonna storica dei ‘Pooh’ sta lavorando con grande impegno da casa per completare il suo nuovo disco intitolato ‘Perle 2’.
Il noto chitarrista è intervenuto nel corso di ‘Radio Radio Lo Sport’ rispondendo alle domande del Direttore Ilario Di Giovambattista, di Tony Damascelli, Franco Melli e Furio Focolari.
“E’ brutto a dirsi ma non sono mai stato così tranquillo. In questo periodo probabilmente la gente ha un attimo di riflessione. Con questa ritrosia di tante persone io sto tranquillo e sto lavorando tanto. Sto facendo molte operazioni per il volontariato, per beneficenza, perché è un momento che per noi che facciamo questo mestiere deve servire per essere vicini soprattutto a coloro che danno un aiuto a tutti gli altri. Infermieri, medici e persone di questo tipo. Sto facendo un sacco di cose. Nel frattempo, grazie alla grande era tecnologia che stiamo vivendo, sto anche mixando quello che sarà il disco che uscirà da qui a un mesetto che si chiama ‘Perle 2’.
Peccato perché dalle nostre parti e poi in maniera particolare dalle parti di Bergamo del mio amico Roby sono state le persone che abbiamo perso, tra cui anche dei miei amici. E’ una cosa brutta ma dobbiamo cercare di vedere il meglio, riesce a finire con la buona volontà di tutti. Purtroppo qualcuno non ci mette la sua buona volontà. Però grazie al cielo le persone per bene ci stanno tirando fuori da questo casino.
Penso tutto il bene dei Rolling Stones. Perché dimostrano ai loro coetanei che anziché rimanere su una sedia a leggere soltanto dei libri e ad invecchiare, si può invece essere attivi, operativi e non abbuffarsi di cibo dalla mattina alla sera e aspettare che un giorno il creatore ci chiami. I Rolling Stones danno un’immagine di positività.
Ho sentito pareri discordi. Ho sentito persone che dicono che fare una passeggiata all’aria aperta e prendere un po’ di sole ogni giorno male non fa, anzi che aumenta le autodifese. Personalmente non rinuncio alle mie due passeggiate quotidiane e grazie al cielo che sono quelle perché altrimenti, dopo un mese o due che non fai più nulla, saremo allo sbando. Cerco di mantenermi pronto a ripartire.
La componente melodica della musica italiana ci viene invidiata dal mondo. Cioè noi come melodisti siamo fantastici, abbiamo un senso melodico fantastico. Ma c’è un po’ di carenza, trovo che è difficile oggi non rifare delle cose simili a cose che abbiamo già scritto. Manca una nuova rivoluzione musicale, come ci fu negli anni cinquanta o sessanta con l’avvento dei Beatles, dei Rollinng Stones, dei Led Zeppelin, dei Genesis o di Jimy Hendrix”.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE
LEGGI ANCHE:
- Stasera “Le vite degli altri”: solo un consiglio cinematografico?
- Luis Sepúlveda, l’elogio degli ultimi
- Che barba, che noia, dieci anni senza Raimondo Vianello