È ufficiale la riapertura di bar e ristoranti a partire dal 18 maggio, comunicazione certamente tanto attesa ma che desta non poche perplessità. Riaprire infatti non significa poter riprendere le normali attività, ma farlo attenendosi a protocolli che ad oggi risultano poco chiari e certamente onerosi. Tra distanziamento sociale e sanificazione, sono tante le attività che si vedranno costrette a rimanere chiuse nonostante il via libera. E ciò è dovuto anche all’inefficacia delle disposizioni economiche contenute nei decreti varati fino adesso.
In questi giorni sono tanti i gruppi che si sono costituiti per darsi maggiore forza e sostegno anche di natura organizzativa, tra questi ci sono i titolari di 49 attività che si presentano sotto lo slogan ‘Uniti per non morire’. Nei giorni scorsi alcuni rappresentanti del gruppo si sono ritrovati a un tavolo di lavoro con ministro Paduanelli e il viceministro Castelli.
A ‘Lavori in corso’ con Stefano Molinari e Luigia Luciani, Roberto Togni ha raccontato com’è andata. Ecco l’intervista.
“Aiutano i furbi invece che i bravi lavoratori!” ► Lo sfogo dei titolari in crisi del gruppo ‘Uniti per non morire’
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