Coronavirus, dati incoraggianti nel Lazio ► Prof. Vaia: “Siamo stati bravi, non fortunati”

Nelle ultime 24 ore in territorio laziale si sono registrati 18 nuovi casi di positività, il dato più basso dal 10 marzo. Si torna dunque al periodo pre-quarantena, almeno con i numeri di oggi. Cala anche l’attuale trend di crescita dei contagi che si attesta allo 0,2%, più basso della media nazionale

Nonostante i dati incoraggianti persiste un divario netto con le regioni del Nord. Ad esempio in Lombardia, area più colpita in Italia, oggi si registrano 299 nuovi positivi. Seppure in calo rispetto ai 522 di ieri, l’andamento preoccupa non poco gli esperti. Specie se si tengono in considerazione le aperture che avverranno nei prossimi giorni.

In merito alla situazione Coronavirus nel Lazio e il paragone con le regioni del Nord è intervenuto il professore Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani. Ecco cosa ha detto nell’intervista di Luigia Luciani e Stefano Molinari.

Coronavirus, dati incoraggianti nel Lazio ► Prof. Vaia: “Siamo stati bravi, non fortunati”

Siamo stati bravi, non fortunati

Dallo Spallanzani, versante Lazio, qui la visione è un po’ diversa rispetto ad altre regioni del Nord, in particolare la Lombardia. Anche i dati di oggi confermano che purtroppo per vari motivi lì la situazione è diversa.

Per un destino cinico e vano? Io non direi che un fattore C. o la Dea fortuna abbia baciato in fronte i romani e i laziali. Ma credo che qui i tre pilastri di questa battaglia (operatori sanitari, cittadini, media) hanno funzionato molto bene.

In questa seconda fase dobbiamo comportarci meglio, dobbiamo essere ancora più severi nell’applicazione delle norme. Vietato tornare indietro”.

Il Governo investa su scuole e trasporti

Sono molto preoccupato per le scuole e per i trasporti. E’ inimmaginabile tenere scuole di trenta ragazzi come prima. Questi bambini e ragazzi dovranno stare in spazi ampi, a distanza di un metro e mezzo, mai in orizzontale e sempre in diagonale. E soprattutto per i più piccoli ci vorranno le persone che se ne prendano cura.

Così come per i trasporti, che sarà impossibile. Noi romani sappiamo bene cosa significa la linea A e la linea B in certe ore della giornata.

Io credo che il Governo in questi due settori, trasporti e scuole, debba investire moltissimo. Se il Governo italiano deve prendere 36 milioni dalla Comunità europea da investire nella sanità, cosa giusta e doverosa, come sistema sanitario dovremmo fare ancora un altro sforzo imponente e finanziario su scuole e trasporti.

Questione Lombardia

In Lombardia devono continuare a lavorare sui principi che ci siamo dati. E’ sbagliato che ogni regione faccia a modo suo. Il Comitato tecnico scientifico, che supporta il Governo, debba porsi in maniera seria questo problema.

Ma non adesso, a valle del 18 maggio. Oggi qualsiasi decisione può essere affrettata. Non si deve punire una regione, ma bisogna porsi il problema“.


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