Non ve ne accorgete? Stanno creando una dittatura sanitaria sotto i nostri occhi

E’ come se tutto d’un tratto ci fossimo trovati proiettati nel nuovo ruolo di sudditi che devono eseguire tutte le regole restrittive che il potere impone giorno dopo giorno.

Il potere capitalistico oscilla permanentemente tra una tendenza autoritaria e coercitiva da una parte e una tendenza permissiva dall’altra. Deve per un verso impedire ogni pratica di esodo dal capitalismo e insieme favorire in ogni modo la libera circolazione delle merci e il consumo. Da un lato ci vuole sudditi obbedienti in posizione passiva e succubi del potere e delle sue emanazioni, dall’altro desidera che prevalga il profilo del consumatore a cui tutto è permesso purché se lo possa economicamente permettere.

Il capitalismo assume così la forma di una gabbia d’acciaio, come diceva Max Weber, dalle sbarre inossidabili e con pronta punizione degli aspiranti evasori. Una gabbia però al cui interno tutto deve essere liberamente accessibile in forma di merce acquistabile.

Ora stiamo tornando in una fase in cui a dominare è l’elemento autoritario nella forma specifica e inedita di un regime sanitario che ci riduce al rango di sudditi e insieme di pericolosi asintomatici. Lo fa limitando le libertà e i diritti e instaurando un vero e proprio stato di eccezione emergenziale. La sicurezza è garantita solo in cambio di alcune rinunce importanti di diritti di libertà.

Viene preso per pazzo o per complottista chi osi far notare che questi restringimenti potrebbero benissimo essere i “sintomi” di un mutamento di paradigma e di una ristrutturazione verticistica del potere.

Questo nuovo metodo di governo che sta nascendo riconfigura il capitalismo stesso in società del controllo totale, cioè in una sorta di immenso ospedale in cui il rapporto tra cittadini e governanti si ridefinisce in un inedito nesso tra malati e medici.

E’ così che si spiega la tutto fuorché indocile accettazione da parte del popolo italiano del nuovo metodo di controllo attraverso i droni. Un tale sistema degno della peggiore distopia che viene accolto talvolta anche con ebete entusiasmo dagli uomini ridotti alla condizione di terrore e dunque disposti ad accettare tutto pur di salvare la nuda vita.

Con i droni che volano su di noi siamo ora permanentemente controllabili, siamo sempre pronti a essere sorvegliati e puniti dai nostri pa-droni.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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