La battaglia condotta dal Governo per l’emersione del lavoro in nero ha riaccesso il dibattito sulle attività che gli italiani non vogliono più fare. Lo testimonia anche la storia che ha raccontato ai nostri microfoni il famoso vignaiolo Martin Foradori, titolare dell’azienda altoatesina Hofstätter, il quale ha dovuto noleggiare un jet privato per portare nei vigneti di Termeno, Sud Tirolo, le sue lavoratrici provenienti dalla Romania.
“Il tutto inizia a metà aprile – riferisce – quando le nostre collaboratrici sono partite da casa loro, in Romania e alla frontiera con l’Ungheria si sono viste rifiutare l’entrata“. Così Foradori ha provato a coinvolgere nella sua attività alcuni lavoratori del luogo ma “per loro due ore di lavoro sono terrificanti e se ne ritornano a casa“. Secondo Foradori “il personale dell’Est è decisamente più qualitativo” soffermandosi anche sulla loro retribuzione che, ci riferisce, pari a 15 euro all’ora.”Adesso dovrebbero rimanere fino a luglio per poi ritornare per la vendemmia, nella speranza che questo teatrino delle frontiere sia finito“.
In conclusione il titolare della celebre cantina altoatesina si è detto meravigliato in negativo per la gestione dell’emergenza da parte del Governo affermando che “bastava copiare le misure di Paesi come Germania e Austria“. Le parole del famoso vignaiolo Martin Foradori ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari.
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