Kolarov segna, i tifosi lo insultano, il serbo si inchina. Apriti cielo. Ancora una volta il difensore giallorosso è centro di discussione, dopo aver ricevuto critiche prima per un’intervista, nel quale ha esortato i sostenitori giallorossi a non parlare di calcio perché ignoranti in materia, poi per essersi appiccicato con un tifoso a Termini prima della trasferta disastrosa di Firenze in Coppa Italia, terminata 7-1 per i viola.
Sotto casa di Kolarov sono apparse anche delle scritte intimidatorie, come: “Abbassa la cresta” o “Croato di mer**”. Il capitano De Rossi ha preso le difese del compagno di squadra, ritenendolo un fratello. Ma nemmeno il gol contro il Chievo ha acquietato gli animi. Dalle tribune del Bentegodi sono volati solo insulti. L’ex laziale ha risposto con un inchino che ha spaccato in due la tifoseria giallorossa. Sui social e nelle radio romane si è aperto un vero e proprio dibattito. Gesto provocatorio o un segno di pace? C’è chi ha preso le difese del terzino, spiegando che l’inchino è una tipica esultanza dopo i suoi gol e c’è chi lo definisce “Un campione con due attributi così”.
Per tanti invece è stata “L’ennesima mancanza di rispetto“ di un giocatore che “Continua a provocare“. Kolarov, per adesso, non parla. L’ex bomber giallorosso Pruzzo, come ha spiegato a Radio Radio, crede nel lieto fine: “Penso che le cose si stiano ricucendo. Tra due partite passerà tutto”. Ed è quello che si augurano tutti quei tifosi che ambiscono a un clima sereno in vista della Champions, oltre che per il raggiungimento fondamentale del quarto posto in campionato. L’esempio più grande lo ha dato “Restiller”, un tifoso che su Twitter ha messo in rima il suo pensiero: “Il gol del terzino, dopo la lite, l’ inchino. Anche col piede fratturato, in campo sempre tutto ha dato. Tra tifosi e giocatore, la As Roma rimane l’ unico amore, tutti insieme bisogna remare, per continuare ad esultare”. Degno del premio Pulitzer per la poesia.