Tira un sospiro di sollievo Matteo Salvini. Il leader della Lega, oggi, è stato al centro della discussione in Senato, dove la Giunta per le immunità si è riunita per votare sulla richiesta di autorizzazione a procedere sul caso Open Arms. L’ex ministro dell’Interno è infatti accusato dal tribunale dei ministri di Palermo che contesta un’ipotesi di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio.
I fatti risalgono all’agosto del 2019: la nave dell’ong spagnola, carica di migranti salvati nel Mediterraneo, chiede di attraccare al porto di Lampedusa. Ma l’allora capo del Viminale temporeggia e tiene bloccata l’imbarcazione per qualche giorno. Adesso, a distanza di oltre nove mesi e a Governo cambiato, tredici senatori del centro destra, insieme ad una dei 5 Stelle Alessandra Riccardi ed un ex pentastellato Mario Giarrusso, si sono espressi a favore di Salvini.
Per commentare quanto accaduto e riflettere sulle prossime tappe in programma, il leader della Lega Matteo Salvini è stato intervistato da Luigia Luciani e Stefano Molinari. Ecco l’intervento a “Lavori in Corso”.
SALVINI IN DIRETTA ► “Open Arms, Diciotti, Gregoretti: stesso fatto, giudizi diversi…”
Salvini ha detto no per interesse pubblico
“Innanzitutto è solo la fine del primo tempo perché poi il voto che conta è quello del Senato, dove i numeri son ben diversi. E’ quantomeno una soddisfazione morale. Nel senso che per una volta ogni tanto c’è qualcuno che ha letto le carte e non ha votato per simpatia o antipatia.
Chi ha letto le carte ha detto: ma qua c’è una Ong spagnola, che ha raccolto i migranti in acque libiche, poi in acque maltesi e che avendo disponibilità di un porto di sbarco in Spagna ha deciso di venire in Italia. E’ quindi Salvini da ministro ha detto di no per interesse pubblico e per difendere le leggi del suo Paese.
Quindi anche i senatori dei 5 Stelle e della maggioranza ha detto: Salvini ci potrà stare pure antipatico, ma non si capisce perché una Ong spagnola che va in Libia, a Malta e si rifiuta di andare a Barcellona deve per forza infrangere la legge e venire in Italia”.
Cassa integrazione e decreto Scuole: cosa non va
“Io domani mi occuperò di due situazioni: ho chiesto un appuntamento con il direttore dell’Inps e quindi sarò a Roma perché il problema non è Salvini, ma la cassa integrazione. Ci sono ancora due milioni di italiani che aspettano da ormai due mesi un loro diritto. E non è possibile che dopo due mesi a due milioni di italiani non siano arrivati i soldi della cassa integrazione.
Vi dirò di più. Nel decreto Rilancio sono previste da qui a fine ottobre solo nove settimane di cassa integrazione. Mentre la redazione di Radio Radio, che è sul pezzo, guardando un calendario si accorgerà che le settimane da qui a fine ottobre sono ventuno. Quindi non è un attentato di Salvini o dei sovranisti.
Quindi domani prima Inps e poi decreto Scuola in Senato. Perché anche qua ci sono otto milioni di studenti, ottocento mila insegnanti e non si sa se si riapre, quando si riapre, con quanti alunni per classe e non c’è ancora un’idea di stabilizzazione degli insegnanti precari.
Ricordo che il 6 aprile il presidente del Consiglio annunciò 400 miliardi di liquidità per le imprese ed i commercianti. Siamo al 26 maggio, qualcuno all’ascolto ha visto una parte di quei 400 miliardi.
Nel decreto Scuola che stiamo discutendo in questi minuti al Senato non ci sono i soldi per neanche un’assunzione… Mi rifiuto di pensare alle scuole a tempo alternato, uno va a scuola il lunedì ed un altro il martedì. Quindi serve capire in che spazi e in quali tempi.
Mentre noi stiamo discutendo di questo al buio, domani mattina in Francia entrano in classe 1 milione e mezzo di studenti e quaranta mila scuole vengono aperte. Domanda da genitore: perché in Francia sì, a maggio, e in Italia forse a settembre?”
Perché per Diciotti no, per Gregoretti sì, per Open Arms…
“Il 2 della schedina… per la stessa roba, facendo le stessa azioni assolto, condannato o vedremo. Che Salvini avrebbe fatto tutto che era legalmente possibile per bloccare gli sbarchi, diminuire l’immigrazione clandestina e combattere gli scafisti non era un mistero scritto su un foglietto nascosto su un cassetto. Non era un mistero per i 60 milioni di italiani.
Di più era condiviso da Conte, Di Maio e da tutti i 5 Stelle. Quindi come fai a dire che sono un delinqunente adesso quando abbiamo condiviso quelle azioni?”
Riformare il codice penale e azzerare il Csm
“Proprio oggi c’è stata la sentenza per quel maledetto che uccise due bambini a Vittoria, in provincia di Ragusa, guidando drogato e ubriaco, su di un fottutissimo suv, al massimo della velocità, per le stradine del centro storico. Bene, gli hanno dato nove anni. Quindi la vita di Simone ed Alessio, che non ci sono più, vale nove anni di carcere.
Io per il processo che avrò a Catania per il blocco di uno sbarco per qualche giorno potrei avere quindici anni. Mi sembra evidente che al di là di una simpatia o antipatia che posso causare, una riforma del codice penale sia necessaria oggi. Che poi in Italia nove anni con buona condotta, sconto di pena, questo fra cinque anni è a spasso per il Paese a ridere in faccia alla mamma e al papà.
Vi pare normale che ci siano le correnti. Cioè uno può pensare quello che vuole dei sindacati. I sindacati dei lavoratori a Fiumicino ci stanno per carità. Ma i sindacati delle correnti politiche dei giudici che giudicano i cittadini italiani per cui la legge è uguale per tutti non mi sembra un granché. Che ci siano i giudici progressisti, i giudici democratici, i giudici conservatori io da italiano non sono contento.
Come faccio ad essere tranquillo se ho davanti un giudice progressista, democratico, di sinistra o conservatore? Il giudice deve essere il giudice.
Come si interviene? Azzerando il Csm estraendo a sorte, per chi ha i titoli, chi rappresenta questa categoria. Come negli altri Paesi del mondo”.
Italiani e Lombardia come a Hiroshima
“Differenze tra i due Matteo? Siamo il giorno e la notte. Quello che dice Renzi tendenzialmente è l’esatto opposto di quello che faccio, credo e dico io. Anche perché Renzi sostiene questo Governo, l’ha creato.
Io non penso che quando ci sia di mezzo la salute dei cittadini a Roma o a Milano la politica di debba dividere. Quindi la commissione d’inchiesta da che mondo e mondo va alle opposizioni.
Fossi nel Pd mi preoccuperei del sistema sanitario della regione Lazio, degli ospedali chiusi e dei milioni di euro buttati via per l’acquisto di mascherine. Ripeto: con la salute dei cittadini non si scherza. In Lombardia si è abbattuta una bomba atomica, ci sono medici ed infermieri che a mani nude sono in trincea. Domani a virus finito si verificherà se si poteva fare più in fretta e velocemente.
Mettetevi nei panni di chi per tre mesi ha dovuto gestire un terremoto che non aveva precedenti, i primi in Europa. Gli italiani e la Lombardia sono stati come a Hiroshima. Penso che per rispetto dei morti, dei medici e degli infermieri, più che avvocati e magistrati nelle corsie di ospedale devono essere portate ossigeno e mascherine.
E spero che il Governo abbia ripensato all’esercito di sessanta mila spioni dei cittadini. Forse c’è qualcuno che cerca lo scontro sociale. Tra spioni, droni, elicotteri, autocertificazioni mi viene quasi il dubbio che qualcuno sia in cerca dello scontro sociale”.
Appuntamento il 4 luglio al Circo Massimo
“Penso di poter già dare l’appuntamento per il 4 luglio al Circo Massimo, che è bello grosso, grosso grosso. Quindi stando a distanza e con le mascherine un bel po’ di romani ci possono stare. Vedremo di portare in quella piazza, al Circo Massimo, le idee degli italiani dimenticati. Penso soprattutto al popolo delle partite Iva, autonomi e artigiani che in molti casi non hanno visto una lira da tre mesi a questa parte”.
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