“Lo sgombero di CasaPound è come i miliardi di Conte nella legge di bilancio: non esiste” ► Di Stefano (Casapound)

Sgombero della sede di CasaPound? “Parole al vento” secondo il leader del movimento politico Simone Di Stefano. A loro non sarebbe arrivata ancora alcuna notifica circa la sede di via Napoleone III e pertanto le famiglie che vi abitano almeno per il momento ci rimarranno.

Le ragioni di tanto scalpore sarebbero attribuibili a un tentativo propagandistico di Virginia Raggi, uno degli ultimi a dire del leader di CasaPound, che “probabilmente non ha digerito di non essere appoggiata dal PD nella sua ricandidatura a Sindaco di Roma e vuole accendere dei fuochi d’artificio per far parlare di sé”. Lo ha spiegato in questa intervista rilasciata a Luigia Luciani e Stefano Molinari. Ecco di che si tratta.

“Lo sgombero di CasaPound è come i miliardi di Conte nella legge di bilancio: non esiste” ► Di Stefano (Casapound)

“Lo sgombero di Casapound è come i miliardi di Conte nel decreto Rilancio: non esistono. Si parla di miliardi, ma poi non c’è una lira in tasca agli italiani. A noi non è stato notificato niente. Né il provvedimento di sequestro, né la notifica delle indagini. Non sappiamo nulla, quindi le famiglie sono ancora lì e ci rimarranno.

Sono 6-7 mesi che c’è una lista degli sgomberi, qualunque posizione andremo ad occupare in essa cambia poco. E’ il tentativo di fare un poco di campagna elettorale della sindaca Virginia Raggi. Siamo in attesa che arrivi questo provvedimento per impugnarlo alle sedi competenti per bloccare questo sequestro. Se non arriva un pezzo di carta non possiamo fare neanche questo.

Io so soltanto una cosa: Virginia Raggi non sarà appoggiata dal PD nella sua ricandidatura a sindaco di Roma. Probabilmente non ha digerito bene questa cosa e vuole accendere dei fuochi d’artificio per far parlare di sé.

Come può Virginia Raggi parlare di legalità quando si è lasciato fare un rave a Capodanno al sesto piano di un palazzo occupato dai centri sociali, dove è stata venduta droga e alcol. C’è un’emergenza abitativa che non si risolve con gli sgomberi. Così non se ne esce. Che vogliamo fare? Sgomberare il palazzo?


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