Il Carlo Ancelotti di oggi parla inglese. Dopo la parentesi alla guida del Napoli, il mister originario di Reggiolo ha deciso di sposare il progetto dell’Everton. Una nuova vita in Premier League dove, anche in seguito all’emergenza sanitaria Covid-19, le regole vengono stilate con estrema chiarezza in vista della ripartenza del campionato.
‘Carletto’ non ha mai nascosto il sogno di tornare, un giorno, al timone della amata Roma. Al momento, però, è giusto lasciare lavorare con tranquillità il collega Fonseca. Così ha detto nell’intervento di Radio Radio Lo Sport l’ex centrocampista del Milan stellare di Arrigo Sacchi.
Ancelotti: “Allenare la Roma? Lasciamo lavorare Fonseca. Kean grande talento”
Un ritorno alla Roma? Lasciamo lavorare il mio amico Fonseca
“Ci vorrebbe molto tempo per spiegare l’esperienza sulla panchina del Napoli. Meglio che lasciamo stare, anche perché adesso ho una riunione con gli altri allenatori e dobbiamo stabilire i protocolli per la ripresa. A Roma in vacanza ci vengo spesso. Chi fa questo mestiere ha molto rispetto per i colleghi. L’esperienza ti fa capire che c’è un allenatore molto bravo nella Roma e magari il mio amico Fonseca potrebbe risentirsi, anche se non lo farebbe perché è una persona molto intelligente. Lasciamo lavorare Fonseca che è molto bravo. Spero che il campionato italiano possa ritornare nella maniera più sana e sicura. Perché tornare a giocare è quello che tutti ci aspettiamo adesso, ma nella maniera più sana e sicura per tutti”.
In Premier League maggiore chiarezza sulle regole per la ripartenza
“In Inghilterra la ripresa è stata articolata in due step. Il primo step era quello dei lavori a gruppi, il secondo quello dei lavori collettivi che sta andando bene. Adesso c’è il terzo step che è quello di tornare a giocare. Certo c’è preoccupazione ma anche molta decisione e chiarezza nelle cose che si devono fare. C’è una sola voce. Siamo tutti d’accordo sulla ripresa e quindi io sono convinto che tutto andrà per il meglio. Certo, giocare con gli stadi vuoti non è il massimo della vita ma credo sia il passo necessario prima di poter pensare di aprire gli stadi per la gente”.
Vicini mister perfetto nel rapporto personale con i giocatori
“Vicini è stato un ottimo allenatore anche perché si basava molto sul rapporto interpersonale e sulla comunicazione. Il calcio di 30 anni fa non è il calcio di adesso. Lui ha basato la sua forza, la sua capacità sull’aspetto personale portando avanti un progetto molto interessante dall’Under 21 ed è arrivato vicino a vincere un Mondiale”.
“Kean è un grande talento che di sicuro farà bene”
“Penso che Moise Kean ha tante qualità. E’ un grande talento e, come ho detto altre volte, il calcio di oggi deve essere basato sicuramente sul talento che però deve essere supportato da grande carattere, professionalità e personalità. Adesso lui è molto giovane. E’ un ragazzo serio, disponibile e sicuramente farà bene”.
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