“Bonomi attacca la politica? Un classico di Confindustria” ► Romano (PD)

Esiste un pezzo di Stato che rema contro il Governo?” E’ questo il tema politico del giorno emerso dalle pagine del Corriere della Sera, in cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte denuncerebbe alcuni poteri forti che si oppongono all’azione governativa.

Un retroscena che, forse non casualmente, nasce in una settimana delicata. Infatti è fissata per venerdì prossimo la data d’inizio degli “Stati generali dell’economia” indetti dal Premier ad inizio mese.

Quali prospettive in vista di questo appuntamento? In che tipo di rapporti con opposizioni e Confindustria ci arriva il Governo? Questi i quesiti che hanno provato a snocciolare Luigia Luciani e Stefano Molinari intervistando il deputato del Pd Andrea Romano.

Ecco le dichiarazioni rilasciate da Andrea Romano a “Lavori in Corso”.

Le opposizioni tengono bloccato il Parlamento

Non do molto peso a questi retroscena perché comunque Giuseppe Conte ha rilasciato parecchie interviste in questo periodo. Non avrebbe avuto difficoltà a dichiararlo anche in altre sedi.

La differenza tra chi fa propaganda, penso ad esempio a Salvini, e chi cerca di risolvere le questioni è che chi risolve le questioni non deve nascondersi dietro le difficoltà. C’è un 10% di chi avrebbe dovuto ricevere la cassa integrazione che ancora non l’ha ricevuta. Sono ancora troppe e il problema verrà risolto nei prossimi giorni.

Purtroppo l’opposizione, penso soprattutto a Fratelli d’Italia, sta tenendo bloccato il Parlamento italiano già da dieci giorni. Soltanto per una battaglia di ostruzionismo sulla data delle elezioni regionali. Il Parlamento potrebbe affrontare delle questioni molto più vicine rispetto al quesito: si vota il 20 o il 27 settembre”?

Parole di Bonomi? Classico di Confindustria

Voi avete ragione: è un’alleanza politica molto forzata quella tra Pd e 5 Stelle. Ma ci tiene insieme la necessità di fare le cose per l’Italia.

Ho trovato Bonomi, il presidente di Confindustria, un po’ scontato quando ha detto che questa è una politica che non fa il bene per il Paese. E’ un classico, ogni nuovo presidente di Confindustria inizia attaccando la politica”.


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