A distanza di mesi dallo scoppio dei primissimi focolai al Nord Italia è possibile adesso iniziare a fare qualche considerazione sull’intervento sanitario nazionale. Si poteva agire diversamente? Sono stati fatti degli errori?
Stefano Molinari e Luigia Luciani hanno commentato insieme al Direttore Sanitario dell’Ospedale Spallanzani di Roma, il Prof. Francesco Vaia, i dati di oggi, con un sguardo rivolto al passato e, cosa più importante, con tutte le migliori intenzioni proiettate verso futuro: a settembre potranno riaprire le scuole? Ecco cosa ha detto il Direttore in questa intervista.
SPALLANZANI AL FIANCO DELLA SCUOLA ► Da settembre indagine sierologica e tamponi per velocizzare la riapertura
“Mai abbassare la guardia, il quadro comunque è di assoluto indietreggiamento, ma in alcune parti d’Italia gli ospedali si trasformati in incubatori. Nel ridisegno della rete ospedaliera noi come sanità pubblica dobbiamo fare in modo che ci siano ospedali solo covid e ospedali free covid. Bisogna stare attenti alle strutture ibride, perché anche con un solo positivo possono far diffondere il contagio.
Se è mancata al tempestività su alcune decisioni? Siamo quasi a valle, più di una volta abbiamo parlato di contraddizioni, facciamo chiarezza: non siamo nella fase dell’evidenza scientifica. Siamo nella fase empirica. Per come la vedo io, dal versante tecnico e non permettendomi di esprimere alcun giudizio politico, se oggi dovesse capitare un focolaio o una cosa del genere bisogna circoscrivere, chiudere subito la zona e andare a fare un contact tracing su tutto il territorio. Non è una soluzione ipotetica, per quanto ci riguarda è una soluzione sperimentata e che ha avuto successo.
Per quanto riguarda la riapertura, io sono per l’apertura complessiva, di tutto, a maggior ragione della scuola. Posso anticipare che da settembre daremo la disponibilità come sistema sanitario ad offrire le nostre squadre per fare un’indagine di sieroprevalenza e se il caso anche di tampone a tutto il personale scolastico della Regione Lazio. Nulla tornerà come prima, io posso fare un appello affinché si sbrighino e dicendo che faremo la nostra parte. La politica deve intervenire, fare investimenti massicci aumentando il personale migliorando l’edilizia scolastica. Ma subito”.
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