Autismo e vaccini non sono collegati: tutti i malintesi nascono da una ricerca già smentita

Poco tempo fa è stata la giornata italiana, credo anche internazionale, per prendere in considerazione l’autismo. Come Presidente di una piccola associazione di bambini autistici, che ha sede a Pescara, mi piace pure andarmi a documentare su quello che si dice in giro nel mondo scientifico sull’autismo. Ho trovato un nome che sta ritornando fuori in questi giorni. Un ex medico inglese, non più medico ora, Andrew Wakefield pubblicò anni fa ma poi ritirò un articolo in cui si sosteneva che l’autismo era legato alla vaccinazione trivalente.

Questo articolo è già stato ritirato dal suo stesso autore ma in più di una ricerca danese, sempre pubblicata sulle riviste scientifiche, con una larga base statistica, in quasi 700 mila bambini che nascevano tra il 1999 e il 2010 che erano monitorati per circa 4-5 anni, non si riscontra alcuna correlazione tra l’autismo e la vaccinazione trivalente. Salvo che la diagnosi viene fatta subito dopo la prima vaccinazione e poi ci sarà il richiamo.

E’ interessante questo studio proprio perché c’è un cortocircuito mediatico. Da lì nasce tutta la faccenda di coloro che si oppongono ai vaccini.
Tu in età adulta puoi decidere di non vaccinarti ma quando sei ragazzino, questo riguarda un po’ anche gli adulti, la tua vaccinazione difende anche gli altri. In questo caso ha contribuito ad eradicare o a sfinire malattie che un tempo mietevano molte vittime.

La comunità scientifica aveva smentito più volte questa cosa. Ma questi studi che ho ritrovato, che poi ne testimoniano anche altri, ci dicono che le cose stanno così.
Perché è interessante il nome di Andrew Wakefield? Perché fu molto pubblicizzato anche in Italia da un’associazione dei diritti dei consumatori, che si chiama Codacons, che addirittura fece proiettare un film in cui si propugnavano le tesi di Wakefield che egli stesso in qualche modo ha smentito avendo ritirato il suo articolo.

La stessa associazione che oggi critica il Professor Burioni a proposito dei suoi presunti conflitti di interesse nel mondo degli anticorpi monoclonali. Conflitti che, per quanto leggiamo, Burioni stesso ha smentito. C’è un cortocircuito ancora, non vi pare?

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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