Blitz Casamonica ► Il capo della squadra mobile spiega i dettagli dell’operazione “Noi proteggiamo Roma”

Sono ore alquanto movimentate per la malavita romana. Da una parte l’uscita dal carcere di Oristano dell’interprete del “Mondo di Mezzo” Massimo Carminati. Prima ancora, all’alba di questa giornata, è scattata per mano della Polizia di Stato l’operazione denominata “Noi proteggiamo Roma”, che ha portato all’arresto di 20 membri dei Casamonica e al sequestro di altrettanti milioni di euro.

Nell’ambito delle indagini culminate con il blitz di stamani ha suscitato scalpore un’intercettazione emersa e che attribuisce a Guido Casamonica la frase: “Noi proteggiamo Roma”. L’elemento, che ha dato il nome all’intera operazione, è ritenuto dal capo della squadra mobile capitolina Luigi Siliposignificativo del modo di pensare e vivere di queste persone, della tracotanza e del sentirsi superiori“.

Il funzionario della Polizia spiega ai nostri microfoni l’organigramma e il modo di agire dell’organizzazione malavitosa: “Il clan Casamonica è un unico nel suo genere. Non è piramidale. Ogni famiglia gestisce i suoi affari. La particolarità che li rende estremamente pericolosi è che quando si sentono attaccati dall’esterno le varie famiglie si uniscono e contrattaccano. Diventano così un esercito enorme”.

Sempre Silipo ne descrive l’animo esibizionista: “la caratteristica di questo clan è anche il dimostrare tante spese. Ostentare la propria forza e ricchezza. La tentazione di sciorinare al pubblico il loro potere e sminuire tutto il resto”.


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