Chiusura temporanea del canale YouTube Radio Radio ► Arriva l’interrogazione al Senato

Nella giornata di ieri i Senatori Lanzi, Angrisani, Castellone, Croatti, Granato, Lannutti, Pavanelli, Presutto e Vaccaro hanno presentato al Ministro dello sviluppo economico un’interrogazione che aveva come oggetto quanto accaduto al nostro canale Youtube Radio Radio TV. Questo il testo di quanto è stato fatto presente nel corso della Seduta.

Al Ministro dello sviluppo economico

Premesso che, a quanto risulta all’interrogante:
domenica 14 giungo 2020 la piattaforma di condivisione e fruizione video “Youtube” ha sospeso l’account dell’emittente radiofonica “Radio Radio”, inviando una e-mail che recita: “A causa di ripetute violazioni delle regole della Community. Per il team di Youtube, la sicurezza dei minorenni è una questione di primaria importanza. I video contenenti minorenni in situazioni sessualmente allusive non saranno tollerati. Secondo quanto stabilito dalle norme della community, Youtube non è luogo per comportamenti predatori. Tale comportamento non ha giustificazioni e non sarà accettato su nostro sito”. Il canale è stato ripristinato dalla piattaforma dopo più di 24 ore senza alcuna scusante o comunicazione;

all’interno del messaggio inviato da Youtube per la sospensione si avverte l’emittente della presenza di quello che in Italia è un reato penale. Data l’inesistenza di video contenenti immagini di bambini, come invece riferito dalla suddetta e-mail, si configura un reato di calunnia da parte del social network e, cosa assai più grave, si metterebbe in atto una forma di censura verso una testata giornalistica registrata e riconosciuta;

il canale “Youtube” dell’emittente Radio Radio conteneva estratti delle trasmissioni radiofoniche regolarmente andate in onda. Radio Radio è titolare di licenze radiofoniche pubbliche rilasciate dal Ministero dello sviluppo economico e dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni; le stesse autorità che per legge vigilano sul contenuto delle trasmissioni che, tra l’altro, devono rispettare le regole deontologiche a cui tutti i giornalisti professionisti e pubblicisti in Italia sono soggetti;

l’oscuramento di un canale “Youtube” effettuato con queste dinamiche, nei confronti di una testata giornalistica riconosciuta, danneggia economicamente l’emittente radiofonica e emotivamente le centinaia di migliaia di ascoltatori che quotidianamente si informano attraverso questo canale che, in poche settimane, aveva quasi raggiunto la cifra di 200.000 follower,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati;

se intenda attivare iniziative per chiarire la policy relativa all’algoritmo che avvia l’oscuramento di canali e pagine messo in atto da social network e da piattaforme per la condivisione e fruizione di video, che possa ledere il diritto all’informazione, soprattutto di testate giornalistiche riconosciute e registrate, in contrasto con la legislazione italiana.


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