Salvini risponde a De Luca ► “Va aiutato. Parla di lanciafiamme, poi si addormenta con migliaia di persone in piazza”

Salvini contro De Luca, alla fine il duello – dialettico – è arrivato.
Si aspettava, presumendo che non ci sarebbe più stato a quasi 24 ore dalla finale di Coppa Italia, invece il Governatore della Campania stava solo pensando a come sferrare il primo colpo.
Equino, asino“, dice sferrando parole al veleno con la sua consueta calma olimpica a Matteo Salvini, che gli aveva lanciato l’assist per il commento, mentre i tifosi partenopei festeggiavano a migliaia alla faccia delle misure di sicurezza la conquista della Coppa Italia.

Invece è arrivato solo il commento su senatore leghista: un duro sfogo che non ha lasciato indifferente il segretario della Lega, che gli risponde per la prima volta sulle nostre frequenze durante ‘Lavori in Corso’.
Sentite cosa ha detto a Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Salvini risponde a De Luca ► “Parlava di lanciafiamme, poi si è addormentato con migliaia di persone in piazza. Va aiutato”

Penso che qualunque ascoltatore, al di là delle idee politiche, delle simpatie calcistiche, della regione, si sia fatto un giudizio di questo signore, che è un poveretto.
Perché fare la conta dei morti quasi con soddisfazione… che giudizio vuoi dare? E’ un poveretto.

In Campania mi chiedono di riaprire gli ospedali che questo allegro signore ha chiuso negli anni e di risolvere un’emergenza rifiuti che va avanti da trent’anni. Questo signore sarebbe anche divertente se non fosse squallido, perché tra lui e Crozza fanno una bella coppia. Però poi la gente ti paga lo stipendio da Governatore della Regione per avere ospedali funzionanti e io ricordo sotto voce a questo signore che decine di migliaia di campani ogni anno son costretti ad andare in altre regioni a farsi curare.
Per l’esattezza nel 2019 sono stati in 14 mila negli ospedali lombardi che a lui non piacciono.
Siamo in un tale momento di difficoltà che star dietro a questi poveretti che non ne vale la pena.

Calcisticamente parlando sono contento per il Napoli e per Rino Gattuso per la vittoria in Coppa Italia. Se devo fare una riflessione sociale ed economica, mi domando, visto che hanno riaperto quasi tutto, perché non riaprire anche gli stadi a capienza ridotta?

Tutti si ricorderanno De Luca che nei mesi di chiusura parlava di lanciafiamme per chi si avvicinava alla Campania. Poi uno vede il festeggiamento del Napoli in Coppa Italia; capirete che io sono l’ultimo che ha preoccupazioni di sorta, però siccome a me hanno fatto la morale per due metri in più o in meno o per mezza mascherina abbassata, semplicemente ricordandomi il De Luca che parlava di lanciafiamme, mi sono detto “si sarà addormentato”, guardando decine di migliaia di persone festeggiare. Tutto qui.

Coi problemi che ci sono su cassa integrazione e disoccupazione questo ci ha pure pensato 24 ore per darmi del somaro e dell’equino. E’ un signore che va aiutato.

Un commento su Sylvestre? Molto semplicemente quando canti l’inno nazionale di un paese, si suppone che tu lo sappia. A maggior ragione se in una finale di una coppa che si chiama Coppa Italia.
Ma sarà il più bravo del mondo, canti un cittadino americano. E’ come se alla finale del superbowl degli Stati Uniti o del campionato di rugby in Australia arrivasse a cantare un romano o un milanese. E’ una cosa bizzarra. Tutto qui.
Se poi la sinistra ha tempo di preoccuparsi sulle cantate o sulle ciliegie, io sarò più banale: fino a mezz’ora fa cercavo di portare avanti alcuni emendamenti della Lega in commissione bilancio alla camera per il settore delle auto. Ce ne hanno bocciati tre ieri. Ci sono i soldi per i monopattini ma non c’è nulla per sostenere il settore delle auto con centinaia di migliaia di posti di lavoro in ballo
“.


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