“IL COVID È UNA FALSA PANDEMIA!” ► Meluzzi spiega le sue parole da Barbara D’Urso

“Abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto. Ora bisogna cominciare una narrazione diversa nei confronti del colossale imbroglio costruito anche intorno alla narrazione di questa falsa pandemia. E dico falsa pandemia perché quando conteremo i numeri alla fine dell’anno, quelli dei morti generali non solo quelli da Covid-19, capiremo che questa narrazione è stata distorta!”

Sono queste le parole del Prof. Alessandro Meluzzi che hanno scatenato la polemica. Le ha dette in diretta a Live non è la D’Urso su Canale 5, dichiarazioni forti rispetto alle quali la stessa conduttrice ha preso le distanze.

Stefano Molinari e Luigia Luciani hanno chiesto al Professore di approfondire quanto da lui sostenuto durante il programma. Ecco cosa ha detto in diretta ai nostri microfoni.

“IL COVID È UNA FALSA PANDEMIA!” ► Meluzzi spiega le sue parole da Barbara D’Urso

“Covid una falsa pandemia”

“Cominciamo dall’uso delle parole: pandemia vuol dire epidemia generalizzata. Lo è stata sicuramente la Spagnola, forse lo è stata quella dell’Asiatica, ma quando noi contiamo i morti di questa epidemia parainfluenzale… Io voglio parlare di numeri! Vogliamo parlare degli anziani morti per dissenteria batterica quest’anno? Vogliamo parlare dei morti per disturbi legati alla presenza di infezioni come la candida per esempio? Sapete quanti sono portatori silenti di salmonella nei loro intestini? Bisogna capire perché una certa malattia viene strapubblicizzata e un’altra no.

Noi possiamo andare a cercare qualunque malattia, ma per capire l’importanza di una malattia bisogna capire l’incidenza epidemiologica in una popolazione. Se la media dei morti per influenza ogni anno è di circa 20 mila e con questa noi abbiamo distrutto i Pil nazionale del 15-20% capite che c’è qualcosa che non funziona o no?”

“E’ un imbroglio!”

“Qui non stiamo parlando di opinioni, parliamo di numeri. Non c’è un posto occupato in rianimazione dal 18 aprile. Di quale malattia stiamo parlando? I virus arrivano e se ne vanno. Io non sono negazionista, è la parola che è assurda! Avessero detto epidemia parainfluenzale darei ragione, ma non si può parlare di pandemia! Se no le parole non hanno più un significato.

Quando si parla di morti… bisogna vedere di che patologie erano portatori. Miei amici cardiochirurghi mi hanno detto di pazienti trovati positivi al tampone che sono morti di conseguenza all’intervento sono state rubricate come morti da covid. Questo è un imbroglio! Io ragiono da medico legale: perché per la suina non abbiamo fatto tutto sto casino da distruggere il 20% dell’economia? Non si può prendere per buona ogni definizione!”


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