La palestra del Napoli

A dispetto di tutti coloro (ed erano molti) che si attendevano un Napoli

  • appagato dal successo, a suo modo storico, in Coppa Italia;
  • rilassato, dopo essersi concesso alcune serate di festeggiamenti;
  • demotivato dal sonoro successo dell’Atalanta che a +12 sugli azzurri rende il 4° posto molto più che un miraggio…

gli uomini di Gattuso si sono presentati su uno dei campi più difficili di questa Serie A, quello dell’ottimo Verona di Juric, con la compattezza, la serietà e il veleno… richiesti loro dal proprio allenatore.

Dopo ogni successo – aveva dichiarato il mister nell’immediato dopo partita di Napoli-Juventus – sono sempre stato abituato a pensare fin dal giorno dopo all’obiettivo successivo. Solo così si cresce”.

Ed era quindi probabilmente più prudente da parte dei commentatori immaginarsi l’ennesima prova di carattere degli azzurri.

Lo 0-2 finale premia il Napoli soprattutto per questo spirito di abnegazione che la squadra sta mostrando fin da quando è arrivato il nuovo mister.

Adesso giocheremo tutti”, aveva anche aggiunto il mister nel discorso fatto alla squadra a centrocampo appena vinta la Coppa.

Il secondo gol, confezionato in coppia dai redivivi Ghoulam e Lozano, è un altro grande segnale in questo senso.

Il finale di stagione del Napoli sarà probabilmente tutto così… e se ciò non porterà nell’immediato al raggiungimento di un obiettivo perché l’Atalanta è davvero troppo lontana, queste settimane potranno essere davvero considerate una palestra per quello che potrà essere l’anno prossimo.

Anno in cui, paradossalmente, non avere l’impegno della Champions League potrebbe rivelarsi un grande vantaggio (l’esempio della Lazio di quest’anno, vincitrice peraltro della Coppa Italia dell’anno prima… dà in questo senso grande fiducia).

Vittorio de Gaetano


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