Sgarbi irrefrenabile dopo essere stato cacciato dal Parlamento ► “Sono diventato un’opera d’arte! Ringrazio Carfagna, Giachetti è un cogl***e!”

Roba da film quella andata in scena lo scorso 25 giugno alla Camera dei Deputati. Dopo l’intervento di Vittorio Sgarbi sulla magistratura – che ha generato grandi polemiche tra i deputati – la seduta ha preso una piega surreale.

Lo scontro verbale tra Sgarbi e gli altri deputati – in particolare Giachetti e Bartolozzi – ha assunto toni sempre più accesi fino a portare la Vicepresidente della Camera Mara Carfagna a chiedere l’espulsione di Sgarbi. Lui si è però rifiutato costringendo il personale della Camera a portarlo via di forza.

Ecco la vicenda raccontata dal diretto interessato Vittorio Sgarbi.

IL VIDEO DI SGARBI TRASCINATO E BUTTATO FUORI DALLA CAMERA

La bagarre alla camera

“Per chi si occupa d’arte, in tutta la vita la cosa più agognata è la censura. La censura fa esistere ciò che altrimenti sfuggirebbe. La censura crea interesse, quindi io ho avuto un dono magico da questa poveretta, da questa ragazza attempata che si chiama Carfagna. Lei con il suo potere mi ha dato uno spazio meraviglioso. Non potevo immaginare neanche in una sceneggiatura un esito così straordinario. Ho semplicemente detto, siccome io ritengo che sia un mio diritto violato cacciarmi, se volete mi portate via. Loro sono venuti e io non ho fatto resistenza, mi sono semplicemente lasciato portare via. Normalmente il deputato cacciato al terzo richiamo esce da solo. Io invece ho detto no. Quella è stata la mia intuizione pretentintenzionale perché è nata quell’immagine di un corpo trasportato che ha richiamato a tutti quei collegamenti con Caravaggio che spopolano. Ho avuto un cul* pazzesco! Ringrazio la Carfagna, ringrazio quell’altra Bertoletti, Bertolucci, Bartolozzi, che ha creato questo problema dove non c’era”.

Sgarbi contro Roberto Giachetti e Giulia Sarti

“Perfino quel disperato di Giachetti che dice ‘non doveva fare quell’intervento perché ha l’immunità parlamentare’… Io in realtà l’ho risentito e cito Cossiga. Ora che uno non possa citare un Presidente della Repubblica in un intervento vuol dire che Giachetti è un cogl***e! Lo dico fuori dal Parlamento, mi quereli: è un cogl***e! Un incapace cogl***e! Zucca vuota! Ma come ca*** ragioni? Un incapace totale.

Ho detto che c’è una parte di Magistratura corrotta, che è un dato di cronaca! Giachetti mi ha fatto inca***re più di tutti. Poi c’era Giulia Sarti che dopo che si è montata con i soldi dei rimborsi le cineprese per fare le riprese dei suoi rapporti amorosi col fidanzato ed è stata cacciata dalla commissione cultura e sta in un partito che è andato avanti col vaffa dice che Sgarbi è maleducato e dice le parolacce e non dovrebbe stare in questa Camera. Ma brutta incapace, nulla, nulla! Fa la morale a me dopo che si è fatta riprendere mentre s**pava con il suo fidanzato! Ma anche solo montarti una cinepresa per riprenderti le tue s**pate prova che sei una morta di sonno, sei una che vuol fare la spiritosa, e fa la predica a me. Si vergogni! Giulia Sarti del ca! Che mi querelino pure”.

Sgarbi opera d’arte

“Sono stato aiutato dalla Carfagna, dalla Bartolozzi e dalla censura, non pensavo a tanto. Pensavo di fare il mio gesto, ma che avrebbe questo riscontro di grandissimo consenso e di accostamento a dei capolavori mi ha indotto a fare l’articolo ieri per l’eccezionalità dell’accadimento che io sono diventato un’opera d’arte. Non è una presunzione. I performer, quelli che fanno le opere d’arte con il corpo, fanno diventare arte quello che fanno”.


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