Terremoto giustizia ► Tajani: “Contro Berlusconi complotti e incompetenza: è stato un colpo di Stato giudiziario”

Caos giustizia: dopo la vicenda svelata da La Verità sul doppio gioco dell’ex magistrato Palamara ai danni di Matteo Salvini, le toghe tornano sotto attacco.
Stavolta sono state le parole di Amedeo Franco a scioccare lo scenario politico. Dalle intercettazioni del relatore del processo che nel 2013 portò alla condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale sul caso Mediaset-Agrama, si evince che l’indirizzo della sentenza prese una decisa piega verso la decisione pilotata.

Qualora tutto ciò venisse confermato, sarebbe un altro duro colpo per la Magistratura sulla quale non ha esitato a infierire il Presidente della Commissione Affari Costituzionali, nonché vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani.
Ecco il suo duro commento in diretta a ‘Lavori in Corso’.

Terremoto giustizia ► Tajani: “Contro Berlusconi complotti e incompetenza: è stato un colpo di Stato giudiziario”

Le dichiarazioni del dottor Franco sono inquietanti, preoccupanti. Dire che una sentenza che ha condannato definitivamente Berlusconi per frode fiscale è stata pilotata dall’alto e che i magistrati erano un plotone d’esecuzione – detto dal relatore della sentenza – dimostra che c’era un complotto per far fuori un leader politico, Presidente del Consiglio, e cambiare le regole del gioco democratico.

Tanto più, anche per quanto riguarda il merito, la sentenza del Tribunale Civile di Milano di pochi mesi fa mostra che nn c’è stat frode fiscale, anzi. Il tribunale dice che era tutto regolare, quindi non soltanto un errore di incompetenza, ma una scelta smentita dalla sentenza dell’Alto Tribunale della Repubblica. Questo è veramente un colpo di Stato Giudiziario.

Dopo la vicenda Palamara e dopo quest’altra vicenda è giusto che il Parlamento faccia luce su quanto è accaduto. Noi ci impegneremo anche per il futuro; riteniamo importante che ci sia anche una riforma del sistema giudiziario, che ci sia una riforma della giustizia penale e civile, quindi una separazione della carriera, oltre a una riforma del CSM proprio perché ci siano più garanzie“.


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