Non passa giorno che io non legga di un mio concittadino convinto del fatto che negli anni ’70 e ’80 il nostro Paese abbia vissuto al di sopra delle proprie possibilità, e quindi oggi sia giusto espiare le colpe dei padri.
L’uomo, “un pacco” per l’economia capitalista
L’essere umano è diventato nell’economia capitalistica soltanto un “pacco”, una merce, un fattore di produzione. Governato in un mondo che usa stress e disordine come ricetta quotidiana universale.
Dato che non esiste il contrario di “fragile”, dovremmo allora dire “antifragile”?
Sia il requisito cercato dal sistema economico attuale a discapito della sicurezza e stabilità mentale dell’individuo, ridotto a ingranaggio del sistema economico.
Il vero obiettivo da perseguire
L’Economia Umanistica invece vede un totale ribaltamento dei valori, nel quale l’uomo è al centro del mio interesse, e la sua realizzazione, in un mondo pacifico e non competitivo, l’ambito vero di lavoro in un quadro di valori etici universali praticati davvero.
Si fa vivere invece l’uomo moderno sotto la spada di Damocle e quella del tiranno di Siracusa Dioniso II, che appese sulla testa di un cortigiano, legata al soffitto da un crine di cavallo.
Oggi, per gli interessi dell’economia capitalistica, quella spada è appesa sulla testa di cortigiani moderni.
Presidenti del Consiglio che hanno venduto l’anima al tiranno, ad esempio.
Si fa vivere l’uomo moderno nell’idea del mito della fenice, lo splendido uccello che muore e risorge dalle proprie ceneri.
Al contrario dell’idea di regno dei cieli, si suggerisce la rinascita delle borse, facendo credere che sia possibile una crescita eterna basata sul sacrificio dei deboli per la ricchezza imperitura dei ricchi.
Si fa vivere l’uomo moderno nel mito dell’Idra, creatura mitologica simile a un rettile che viveva nei pressi di Argo.
Si uccide la Grecia, rea di non aver reso abbastanza soldi alle banche speculative tedesche e olandesi che hanno speculato su quel Paese, ma le si rubano i miti pagani antichi, perché sono utili al paganesimo dei mercati.
Le 3 ragioni dei loro soprusi
I mercati, le multinazionali, le corporazioni possono fare operazioni di merger and acquisition, che i moderni autori di corporate strategy disegnano per tre ragioni:
- La volontà dei potenti,
- la volontà di ridurre il costo medio ponderato del capitale,
- la volontà di pagare le tasse del mondo dove costa meno e dove si possono sfruttare, attraverso le multinazionali, le leggi della globalizzazione, o meglio, glebalizzazione dell’economia.
Cambiano i miti, il significato. Ma il paganesimo continua.
MalvezziQuotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi
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