CR 5000. Stop, non altro in un derbaccio, brutto e giocato malissimo dalla Juventus e in modo decente dal Torino. Ronaldo ha segnato il gol numero 5000 della storia bianconera, su rigore, non poteva essere diversamente per la statistica. La partita ha offerto una Juventus lenta, arruffona, molle e indisponente, soprattutto nel primo tempo, mentre Mazzarri ha disegnato, come doveva, un Toro energico e compatto in ogni reparto, anche se ancora alla ricerca di Belotti.
Il rigore, chiaro, è nato da una Zazata, la definisco così perché l’ex juventino, già noto alle cronache internazionali per quel balletto sul rigore decisivo contro la Germania agli europei, ha dato un pallone avvelenato al portiere Ichazo, subentrato a Sirigu, costringendolo a uncinare il piede di Mandzukic spuntato come un falco sul quel pallone sciocco. La Juventus ha avuto tre situazioni limpide per andare al gol, il Torino una soltanto, il totale ribadisce la modestia assoluta della sfida mentre i trombettieri di DAZN descrivevano una gara di alta intensità e spettacolarità. Nulla di tutto questo ma football di polvere e di nebbia, errori mille e l’arbitro Guida ha gestito senza correre troppo.
Tra gli juventini, tra i bocciati Alex Sandro, Pjanic, mentre Matuidi e Emre Can hanno fatto i gregari, Dybala si è tenuto a distanza dall’area di rigore. Nel Toro da segnalare la prova di Rincon e del pacchetto difensivo mentre a parte il disastroso Zaza, è stato fumoso Belotti, combattente, quasi generoso come Ciccio Graziani ma senza raziocinio. Nessun rimprovero a Mazzarri, molto da dire sulla condizione fisica del gruppo di Allegri. Non voglio dimenticare quella scritta miserabile fuori dallo stadio a insultare i defunti dell’Heysel. Una ciurma di vigliacchi, dovunque nel nostro calcio. La Juventus prosegue la sua corsa, con il fiato corto ma il passo lungo.
Tony Damascelli