“C’è solo una strada: la Bce deve stampare moneta e fare da prestatore di ultima istanza” ► Fassina

Era necessaria una crisi sanitaria ed economica dalla portata ancora non definibile, come quella che sta vivendo oggi l’Europa, per apportare delle modifiche a dei parametri che sembravano cementificati. La sospensione dei vincoli relativi al pareggio di bilancio o l’idea ancora in cantiere di una creazione di debito comune, sono novità importanti per un sistema fino a qualche mese fa incancrenito sull’austerità e il rigore fiscale.

Tuttavia elementi innovativi di questo tipo, peraltro temporanei o fortemente contestati dai Paesi nordici e più rigidi, non sono sufficienti. Secondo il deputato Stefano Fassina, intervenuto nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Luciano Barra Caracciolo (giurista, euroscettico) “oggi la questione di fondo riguarda ruolo e funzione della Bce“.

Queste le considerazioni dell’Onorevole Fassina in merito ad una ridefinizione dei compiti che dovrebbe avere la Banca Centrale Europea.

Perché l’Italia è in coda all’Europa? A parte che lo è stata da vent’anni a questa parte. Ma in questa fase è evidente che ha bisogno di una Banca Centrale che ti sostiene sui mercati. Il punto è che gli interventi sono un decimo rispetto a quelli che sta facendo la Federal Reserve. E questo non avviene per una pigrizia di chi dirige la Banca Centrale Europea, ma avviene per Statuto. Quello che avviene è frutto di un disegno.

Oggi la questione di fondo è la Banca Centrale Europea. A mio avviso siamo oggi di fronte ad una dittatura binaria: la dittatura del politicamente corretto e la dittatura del politicamente scorretto. Da una parte ci sono gli europeisti ultrà e dall’altra ci sono quelli che tutto quello che viene proposto non va bene.

Che fa la Banca Centrale Europea? Riesce a fare il prestatore di ultima istanza qui e ora. Altrimenti c’è una distruzione di capitale umano. Non si può avere il pareggio di bilancio il prossimo anno, vorrebbe dire la distruzione. Questa Unione europea, questa eurozona, costruita sull’estremismo mercantilista non può andare avanti”.