La crisi, ciò che viene impiegato dal liberismo come metodo di governo per imporre come fossero necessarie le proprie politiche. Implica la shock economy e fa sì che ciò che nella normalità sarebbe inaccettabile divenga politicamente inevitabile.
E’ in questa chiave di lettura che si può comprendere ciò che è successo durante l’incontro tra Frau Merkel e il Vis-Conte dimezzato giallofucsia.
I due protagonisti hanno dialogato e si sono confrontati intorno al modo in cui verosimilmente superare la crisi. I giornali però si sono guardati bene dal menzionare un passaggio del discorso di Conte in conferenza stampa che a nostro giudizio invece è di nodale importanza. “Vogliamo che il nostro piano di rilancio sia approvato dall’UE e vogliamo un costante monitoraggio su come spenderemo i soldi”.
Parole dalle quali si evince nitidamente come l’Italia non sia più uno Stato sovrano. L’Italia ha di fatto messo la testa nel cappio nella misura in cui i propri soldi vengono monitorati dall’Unione Europea che appunto sorveglierà i modi con cui l’Italia usa e spende i propri soldi. In questo modo la sovranità economica già perduta con l’Euro implica che si perda anche la sovranità politica.
L’Italia potrà spendere i propri soldi sempre e solo in certi modi monitorati dall’Unione Europea. Non è difficile capire quali saranno questi modi.
La Troika è ormai in casa. L’Italia con le parole di Conte ammette che saranno altri, sarà l’Unione Europea a monitorare sull’uso dei soldi degli italiani.
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro
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