Concessioni Benetton ► Faraone (Iv) “Il ‘tutti a casa’ di Di Battista sarebbe costato agli italiani 23 miliardi”

Il compromesso di portata storica raggiunto nella scorsa notte tra il Governo e la famiglia Benetton ha portato a dei risultati immediati e ad altri ancora velati. Nel breve periodo Atlantia, la società detentrice della concessione (ancora per poco) oggi è rimbalzata in Borsa con il 26,6%, dopo mesi trascorsi con segno negativo.

I benefici di lungo periodo, invece, potrebbero riguardare l’ambito strettamente politico. Il trionfo della principale forza di maggioranza, vale a dire i 5 Stelle, potrebbe rivelarsi un traino per le restanti parti che compongono il Governo. Insomma, la coalizione a quattro è uscita rafforzata dalle porte di Palazzo Chigi all’alba di questa mattina.

Ne giova anche Italia Viva. Il partito fondato da Matteo Renzi esulta oggi celebrando “l’ennesima vittoria contro il populismo e la demagogia”. Parole del senatore Davide Faraone, intervenuto ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Questo il pensiero del senatore Faraone a “Lavori in Corso”.

“Credo che la soluzione che si è trovata è una soluzione equilibrata. C’erano alternative alla revoca. Abbiamo evitato 23 miliardi di euro che avrebbero dovuto pagare gli italiani se si fosse andato con quella soluzione populista e demagogica.

Per fortuna si è evitato di andare avanti rispetto ai proclami di chi come Di Battista diceva ‘tutti a casa’. Speriamo di confermare questa impostazione anche sui soldi del Mes, sul rapporto con l’Europa. Ci sono ogni tanto delle derive…”


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