Il presidente rossonero Paolo Scaroni è stato ospite della presentazione del Milan Club Parlamento, a Roma, dove ha parlato degli obiettivi della squadra attualmente quarta in classifica: “La Champions è una tappa obbligatoria, perché consente a un club come il Milan di raggiungere risultati economici che poi portano a risultati sportivi. Questo non vuol dire che ci poniamo degli obiettivi già domani, ma a medio terminie i rossoneri devono tornare nell’Europa che conta“.
Galliani ha definito la campagna di rafforzamento di gennaio come la migliore in assoluto, lei che ne pensa?
“Se lo dice lui sono d’accordo“.
C’è concorrenza per la Champions? Se doveste fallire rappresenterebbe uno spartiacque, visto che lei ha detto che si possono comprare giocatori solo tramite un fatturato?
“Non ne farei un dramma, ma sarebbe bello. Sennò sarà per il prossimo anno“.
Capitolo stadio, qui a Roma se ne parla tanto. Voi a che punto state ed è vero che vi siete rivolti allo stesso interlocutore dei giallorossi?
“No, il nostro progetto segue un percorso diverso. Vogliamo costruirlo insieme all’Inter e continuare questo connubio che abbiamo da 70 sul Meazza. Stiamo cercando di realizzare il progetto nell’area di San Siro, altrimenti abbiamo delle alternative. Sono però fiducioso perché l’amministrazione comunale è a favore per la modernizzazione degli stadi, come è accaduto negli altri grandi paesi. Da questo punto di vista abbiamo perso un po’ di terreno in Italia“.
L’avversaria che teme di più per la Champions?
“Di queste cose preferisco non parlare“.
I tifosi del Milan sognano una bandiera. Può esserci questa possibilità o i campioni, qualora arrivassero offerte importanti, possono partire?
“I giocatori del Milan sono tutti giocatori bandiera. Gattuso ha detto che vuole sentire parlare al plurale e non al singolare e io sono d’accordo“.