5G: questione di natura economica o di prevenzione della salute? A margine della discussione alla Camera sulle iniziative a sostegno del settore delle telecomunicazioni e delle reti di comunicazione elettronica, ha sollevato la questione l’Onorevole Sara Cunial, fondatrice del Movimento R2020.
Rivolgendosi all’intera aula Cunial attacca tutti: Governo e Parlamento, commissioni parlamentari e task force governative. Complici, secondo la deputata, di un “conflitto d’interessi” che farebbero prevalere il denaro alla salute, la tecnologia alla prevenzione.
“Mi auguro che arrivi presto in Italia una legge sul conflitto d’interesse, così potremo aprire un dibattito intellettualmente onesto sul 5G. Si risolverebbero così i conflitti d’interesse di alcuni membri delle task force, che sono stati agevolati con lauti guadagni e profitti durante il lockdown. Come anche alcuni membri del Governo e del Parlamento.
State mettendo, ancora una volta, l’economia prima della salute. Un plauso a quei sindaci coraggiosi, che stanno applicando principi di democrazia diretta come la convenzione internazionale di Aarhus che dice: se la popolazione non vuole un’infrastruttura inutile, quell’opera non deve essere fatta. Smettetela di dire che il 5G è un problema di vantaggio economico o tecnologico. Il 5G è solo una questione militare e geopolitica”