“Ristoratori devono cambiare mestiere? No, i ministri che dicono stron***e devono andare a casa!” ► Duranti-Michetti

“Se una persona decide di non andare più a sedersi al ristorante, bisogna aiutare l’imprenditore a fare magari un’altra attività“. Queste le parole del viceministro Castelli che hanno generato enormi polemiche nelle ultime ore. Una frase giudicata infelice da molti e che ha sollevato ha visto una dura reazione da parte dei ristoratori.

Non è mancata, ad esempio, la durissima risposta da parte dello Chef Gianfranco Vissani: “Dovrebbe cambiare mestiere lei, perché non è all’altezza di giudicare! Si dovrebbe vergognare di quello che ha detto. Dovrebbe cambiare mestiere lei, non i ristoratori che hanno il 13% del Pil. Lei prende lo stipendio dallo Stato, o bene o male che faccia. Dovrebbero cominciare a pagare i debiti che lo Stato ha, con me ad esempio, che non sono stati mai saldati da vent’anni“.

Di questo argomento hanno parlato a ‘Un Giorno Speciale” Francesco Vergovich e Fabio Duranti insieme a Enrico Michetti.

Duranti: “Questi sono arrivati al Governo con un inganno. È il più grande inganno della storia

“La prima che dovrebbe cambiare mestiere è la Castelli. Se fossi stato il Presidente della Repubblica avrei chiesto di sciogliere il Parlamento ora. Quando un ministro non rispetta i principi costituzionali deve andare a casa. Se fai il ministro non ti puoi sbagliare, se governi un paese non puoi sbagliare. Non ti candidare a quella carica se dici stronzate. Se distruggi un popolo devi andare a casa immediatamente. Questi sono arrivati al Governo con un inganno. È il più grande inganno della storia. “Mai col Pd”, “smonteremo tutto” e poi c’hanno fatto il Governo. Sai i vaffa che si beccano questi se vanno a elezioni”.

Michetti: “Se c’è un problema e non lo sai risolvere te ne devi andare a casa

“La presunzione di ritenere la ristorazione un mestiere in via di estinzione in ragione del lockdown è una follia mentale. La ristorazione nasce con l’uomo e sopravviverà sia alla ministra che alla pandemia. Questi signori purtroppo credono il lockdown sia la normalità. La ristorazione non la sopprime nessuno, è la nostra Costituzione che al primo punto come pilastro indica il lavoro. Il lavoro va promosso, sostenuto e garantito dallo Stato. Se c’è un problema e non lo sai risolvere te ne devi andare a casa, non puoi dire che dato che non sai risolvere il problema devi cambiare lavoro”.


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