Cabrini: “Sarri bravo ad adattarsi ai campioni. Juve, ecco cosa devi fare per la Champions”

La storia della Juventus celebra l’ennesimo tricolore bianconero. Antonio Cabrini, storico terzino campione del Mondo con la Nazionale di Bearzot nel 1982, è intervenuto nel pomeriggio di ‘Radio Radio Lo Sport’. Una bandiera degli anni d’oro targati Avvocato Agnelli, Boniperti e Trapattoni esprime le sue sensazioni sul nono scudetto consecutivo della Vecchia Signora.

La Juventus di CR7, di Dybala, di Bonucci e De Ligt. Senza dimenticare il timoniere: Maurizio Sarri. L’ex tecnico del Napoli forse non ha convinto al massimo il popolo bianconero ma, questo bisogna dirlo, rimane comunque il comandante della nave regina del campionato.

Questo ed altro con Cabrini, Zeljko Pantelic, il Direttore Ilario Di Giovambattista e le nostre Teste di Calcio.

Antonio Cabrini commenta il 36° scudetto bianconero

"Boniperti la prima volta mi disse, osservando una foto del Torino: ‘Se noi arriviamo dopo questi significa che abbiamo fallito. Se arriviamo secondi in campionato per noi è un fallimento totale. Quindi se sei arrivato per il secondo posto, ti accomodi e l’anno prossimo vai da un’altra parte".Antonio Cabrini a 'Radio Radio Lo Sport' 🎙️⚽️

Pubblicato da Radio Radio su Lunedì 27 luglio 2020

Come giudicare questo strano campionato?

E’ normale che ci sia un po’ meno entusiasmo perché è un campionato diverso, unico e particolare. Lo stesso allenatore del Bologna Mihajlovic, nei giorni scorsi, addirittura ha detto: ‘Mi fa schifo questo campionato’. E’ un momento particolare per tutto il mondo del calcio. Questo comporta il fatto di porsi delle domande su chi vince e chi perde, quanti goal sono stati fatti ed altre. Questo è quello che abbiamo visto da quando è ricominciato il campionato italiano. C’è stato un cambiamento di mentalità da parte di certe squadre su cui bisogna riflettere”.

Sarri ha saputo adattarsi ai campioni presenti in squadra

Sarri è sicuramente un allenatore che ha pensato all’inizio di risolvere quelle problematiche calcistiche, in breve tempo, che ha portato alla Juventus. Il gioco di Sarri al Napoli si pensava che arrivasse immediatamente nell’ambiente bianconero, ed invece ha avuto problemi. Questo è stato evidenziato in certe partite con certi risultati. Pian piano lui ha dovuto rivedere certi concetti adattandosi alle caratteristiche dei singoli. Lì c’è stata anche l’intelligenza dell’allenatori di non imporre un certo tipo di gioco”.

La Juventus ha pagato dazio sotto l’aspetto della qualità del gioco

Solitamente è la società a presentare la squadra all’allenatore. Il gruppo viene composto addirittura prima della campagna acquisti. Si sa benissimo che la Juventus non si presenta nel mercato estivo perché praticamente ha già fatto sia gli acquisti che le cessioni. L’allenatore può anche dare dei nominativi. Poi la società prende dei giocatori che, comunque, vanno bene all’allenatore perché son dei nomi importanti. Uno dei problemi accusati dalla Juventus di quest’anno è quello di non aver avuto un centrocampo di qualità. Infatti ritengo che la Lazio, fino a quando è durata, era la squadra combinata meglio. Il centrocampo biancoceleste, secondo me, era il più forte del campionato. Questa Juventus ha pagato molto sotto l’aspetto del gioco. Non ho visto la Juventus degli altri anni. La stagione della Juventus non è finita, anzi ora inizia il momento più difficile con la Champions League”.

Quella della Juventus… una maglia pesantissima

Sì è vero, quella della Juventus è una maglia pesante. In certi casi l’approccio alla maglia bianconera deve essere anche sbarazzino per poter crescere ed arrivare a certi traguardi. Boniperti la prima volta mi disse, osservando una foto del Torino: ‘Se noi arriviamo dopo questi significa che abbiamo fallito. Se arriviamo secondi in campionato per noi è un fallimento totale. Quindi se sei arrivato per il secondo posto, ti accomodi e l’anno prossimo vai da un’altra parte’. Questo è il primo impatto che ho avuto con la Juventus”.

Adesso arriva il grande impegno della Champions League

Certamente in Champions League l’esame sarà più duro. Ora non sappiamo le condizioni delle altre squadre, per via delle problematiche legate al Coronavirus con tre mesi di assenza di calcio. Adesso c’è Atalanta-Psg e, in questo caso, reputo favorita l’Atalanta. Perché il Paris da tre mesi non gioca a calcio. Tornando alla Juventus, devono essere i calciatori a cambiare il loro atteggiamento ed entrare in una mentalità internazionale. Non so se tutti sono pronti a questo tipo di caratteristiche. In base a quello che ho visto devono lavorare molto in questo periodo perché erano anni che la Juventus non subiva così tante rimonte partendo da un vantaggio”.

Sulle difficoltà difensive dei bianconeri

Oltre 30 goal subiti sono tanti per una squadra come la Juventus. Sappiamo che nella crescita di una squadra c’è, prima di tutto, la costruzione di una difesa forte. Se una squadra ha problematiche nella fase difensiva inevitabilmente fa fatica. Quest’anno la Juventus ha avuto problemi con infortuni, nuovi inserimenti e giocatori adattati in certi ruoli. Questo poi cambia la situazione in campo con meno tranquillità nella squadra”.

Sui pregi e difetti di Alex Sandro

Alex Sandro è sicuramente un buon giocatore. Io dico che Alex Sandro è un ottimo uomo di fascia dalla metà campo in su. E’ un normale uomo di fascia da metà campo in giù con alcune problematiche di marcatura, di tempi in area nei contrasti e non solo”.

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