Siamo creduloni: quando si parla di un fenomeno scientifico ascoltiamo gli specialisti del settore

Parecchi anni fa un signore di nome Raffaele Bendandi aveva elaborato una teoria che, a suo dire, gli permetteva di prevedere i terremoti. Come sapete, al momento d’oggi, non sono prevedibili in nessuna parte del mondo. In questa previsione Bendandi annoverava fra i suoi meriti quello di aver predetto il terremoto di Avezzano del 1915 e svariati altri terremoti.

Non contento di questo, lasciò un biglietto in cui a Roma ci sarebbe stato un forte terremoto all’inizio di maggio del 2011. Come sapete questo terremoto a Roma non c’è stato e si è scoperto anche che la sua previsione sul terremoto di Avezzano era stata semplicemente un’altra scritta lasciata sul biglietto che era stato ritrovato a casa sua ma nessuno sapeva quando effettivamente l’aveva scritto.

Eppure molti hanno dato credito a questa teoria di Bendandi. Tant’è che nel 2011 a Roma qualcuno, in quelle notti in cui sarebbe dovuto arrivare il terremoto, ha dormito in auto cercando riparo da qualche parte.

Questo ci dice due cose. Come noi siamo creduloni, quanto poco sappiamo di metodo scientifico e come ci siano in giro parecchi personaggi, che pur non avendo nessun tipo di preparazione e non frequentando i circoli scientifici, si avventurano anche in previsioni e considerazioni di quella natura.

Questo ci fa anche pensare che, come succede col terremoto, succede sul virus e così succede su tantissime altre cose. Dunque ci vuole un antidoto a questa serie di bufale che ci vengono addosso.
La prima è: sentiamo gli specialisti. Quando si parla di un fenomeno scientifico, sentiamo colui che in quella materia è uno specialista. Oppure leggiamo gli articoli ricavati dalle riviste scientifiche degli specialisti in quella materia. Per esempio sul clima leggiamo chi è un climatologo e ha pubblicato su una rivista scientifica. Non Rubbia, che è un fisico dell’interazione debole, o Zechicchi che è un fisico delle particelle.

Sarebbe come se avendo del mal di gola andassimo da un medico qualsiasi, fai conto un proctologo, invece che da un otorino. Sono medici tutti e due, ma uno dei due ne sa molto poco del male che pensi di avere. Esattamente questo è quello che ci sta capitando.
Dunque ascoltiamo gli specialisti, leggiamo direttamente i lavori sulle riviste scientifiche acclarate oppure come questi lavori vengono divulgati dai comunicatori e dai giornalisti. Anche loro lo possono fare, purché siano leali. In questa maniera ci faremo un’opinione ragionata, circostanziata e soprattutto scientifica.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi