Uno dei tratti più peculiari del nuovo totalitarismo mondialista e mercatista che stiamo vivendo e scontando quotidianamente sulla nostra carne viva è la sua negazione del principio di realtà.
In sostanza gli agenti di questo totalitarismo inedito che continuamente conanna quelli del passato per rendere meglio accettabile se stesso come trionfo della libertà universale sta nel fatto che esso ci trasforma tutti in negatori seriali della realtà.
Continuamente ci esorta a non guardare coi nostri occhi la realtà, ma a vederla mediata dalle narrazioni televisive giornalistiche generate dalla classe dominante e propagate dai suoi mediatori simbolici, gli anestesisti del consenso.
Ecco allora che accade tra l’altro in questi giorni: migliaia di persone si danno convegno a Berlino, o più precisamente centinaia di migliaia di persone (si dice si sia raggiunto il milione) si danno convegno per opporsi al nuovo regime terapeutico e alla compressione meschina delle libertà e dei diritti che esso ha comportato.
Come più volte ho ricordato, non si tratta di una questione meramente italiana, ma di una ridefinizione planetaria del capitalismo fondata sulla narrazione dell’emergenza alla cui luce si giustifica la nuova razionalità politica post-democratica.
Ebbene, centinaia di migliaia di persone scese in piazza a protestare rivendicando il pieno recupero della libertà soppressa e dei diritti negati, liquidate come un branco acefalo di negazionisti, di neofascisti, di no vax, di pericolosi populisti.
Un branco di negazionisti che con tutta evidenza è legittimo, anzi, doveroso secondo la narrazione egemonica, disperdere mediante l’intervento della polizia.
A voi non ricorda qualcosa del ‘900? Non sono forse scene che abbiamo già visto, seppur in un altro contesto?
“Berlino, negazionisti in piazza a migliaia contro le restrizioni anti-Covid. La polizia scioglie il corteo“. Così titola il rotocalco turbomondialista La Repubblica: dichiarazioni surreali a braccetto con quelle di Paolo Gentiloni: “Oggi a Berlino chiedono di essere liberi dalle mascherine. Un’idea di libertà che non fa ridere, fa paura“, ha cinguettato su Twitter.
Come si permettono di avanzare la richiesta di essere liberi dalle mascherine? Non sarà giunto forse il momento di sbattere di nuovo la plebe agli arresti domiciliari per altri due o tre mesi?
Questo è il nuovo ordine totalitario repressivo che usa il discorso del medico per imporre un nuovo totalitarismo protettivo, che a differenza di quelli del passato che negavano le libertà per tutelare se stessi, nega le libertà per “tutelare le nostre vite”.
Ci toglie in sostanza tutto al presente per prometterci una migliore felicità in futuro.
Occorre sempre diffidare da chi ci toglie ora la libertà, promettendo di ridarcela potenziata domani.
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro
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