I dati sul coronavirus non sono quelli che ci hanno detto ► Il Prof. Giulio Tarro spiega la verità sui morti

L’intervento del Prof. Giulio Tarro durante la conferenza stampa della Deputata Sara Cunial dal titolo “Coronavirus: Emergenza sanitaria o democratica?” Ecco cosa ha detto alla presenza del Magistrato Angelo Giorgianni e del Prof. Pasquale Mario Bacco.

I dati sul coronavirus non sono quelli che ci hanno detto ► Il Prof. Giulio Tarro spiega la verità sui morti

I dati sui morti da coronavirus

“È la Cina che ci deve dare i punti di riferimento. È stata la Cina a febbraio a dirci quello che loro stavano facendo, a dirci che ci trovavamo di fronte a una epidemia con una mortalità del 3-4%. Questi dati sono stati riveduti e corretti dal Dott. Fauci e pubblicati sul The Journal of Medicine: si è parlato di uno studio fatto su 1999 pazienti provenienti da 552 strutture ospedaliere e si è visto che la mortalità era al di sotto dell’1%.

Questi sono dati importanti perché se guardiamo alle patologie l’81% dei casi è una malattia abbastanza modesta, febbrile, delle vie respiratorie. Abbiamo dei dati che sono ben diversi da quelli che sono stati forniti in Italia nei famosi bollettini di guerra delle ore 18.

Noi abbiamo fortunatamente all’Istituto Superiore di Sanità il nostro garante che a fine marzo su oltre 3000 vittime è riuscito a studiare 909 cartelle cliniche e ha trovato che soltanto in 19 casi si poteva dire che il coronavirus era stato il responsabile della morte.

Il 21 maggio ci troviamo di fronte a oltre 31 mila vittime, sono riusciti a studiare oltre 3000 cartelle e soltanto 124 sono i pazienti morti per coronavirus. Il resto, cioè il 95,9%, è dovuto ad altre patologie.

Il 23 giugno scorso ci troviamo di fronte a 36 mila casi totali in Italia e ancora una volta soltanto 148 sono quelli che possono dirsi legati effettivamente al coronavirus.

Questi sono dati ufficiali perché appunto ci vengono garantiti dall’ISS”.

L’uso della mascherina

“La mascherina è per i soggetti che hanno già il raffreddore, non certo per chi è sano. O per gli operatori sanitari che hanno a che fare con questi pazienti o potenzialmente tali. Che poi il nostro paese sia diventato un produttore di mascherine e poi eventualmente queste mascherine devono essere usate in eccesso… beh questo è da tenere in considerazione sull’attuale e vera situazione dell’uso di queste mascherine. Vogliono addirittura farle indossare ai bambini, agli anziani, ai docenti… cose fuori luogo.

Non capisco chi possa legiferare in questo senso, vale lo stesso per l’obbligatorietà del vaccino antinfluenzale, rispetto all’aspetto scientifico”.

Le conseguenze psicologiche

“Ci siamo dovuti basare su dei consiglieri che non sono stati all’altezza della situazione. Io ho dato dei dati ben specifici dell’ISS, non quei bollettini di guerra che hanno sparso lo stress e indotto molti soggetti a malattie di cui si occuperanno sicuramente i neuropsichiatri”.


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