A mio modo di vedere il dibattito centrale di questo secolo deve essere non “se”, ma “come” seppellire nell’ignominia della storia il capitalismo.
La mia personale proposta è quella di creare un’Economia Umanistica, che ponga l’uomo al centro dell’agire economico.
La ragione è quella citata da molti autori di strategia, da Henry Mintzberg – l’impresa come knowledge company – a Nonaka, che parla di impresa come sistema che crea conoscenza. La chiave moderna della creazione del valore è quindi la conoscenza.
In tale accezione io non comprendo come si possa razionalmente continuare a sostenere che qualsiasi pensiero etico, compreso quello religioso, possano essere esclusi dal dibattito economico come di fatto avvenuto negli ultimi decenni.
Noi siamo abituati ad un’economia capitalistica, e la riteniamo essere l’unico modello possibile. Al punto che quando io dico di voler distruggere l’economia capitalistica, i miei detrattori mi guardano come fossi un pazzo, una persona da rinchiudere con la camicia di forza.
Ma la realtà è che nella storia dell’uomo, il capitalismo è una frazione infinitesimale.
L’evoluzione della deriva neoliberista amorale – o meglio, immorale – del neoliberismo sfrenato degli ultimi decenni, quello che per intenderci guida l’Unione Europea, che rende inutile votare, che fa scegliere un’élite al di fuori del sistema democratico, è qualcosa di molto recente nella storia. Non c’è nel pensiero millenario democratico.
Se noi dunque pensiamo ad un’impresa come knowledge company, cioè come impresa che crea e produce conoscenza, occorre il pensiero etico.
Mi dicono “sei un visionario, sei un teorico“. Mi fanno un complimento quando lo dicono.
Perché? Perché non c’è nulla di più pratico che pensare.
“Sì, ma in pratica cosa bisogna fare?“.
Molti di voi vorrebbero solo un voto da mettere nell’urna elettorale.
La mia è una risposta diversa: usate il vostro cervello. Una volta tanto, uscite dallo schema dei partiti.
Siate voi a chiedere a loro ciò che volete.
Chiedete l’Economia Umanistica.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi
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