Il Napoli si apre al suo futuro

Dopo un agosto trascorso a parlare di nuovi acquisiti e di nuovi moduli, il campionato del Napoli ha preso il via a Parma senza nessun volto nuovo in campo dal primo minuto e con il vecchio 4-3-3, forse nel segno della continuità.

Ma il Napoli… nonostante il trionfo in Coppa Italia dello scorso anno… ha probabilmente assoluto bisogno di rompere la continuità col recentissimo passato e di provare a valorizzare quanto più possibile il suo reparto migliore: l’attacco.

E infatti, dopo 60 minuti di nulla assoluto, Gattuso si è convinto a tentare la strada superoffensiva preparata in tutto il ritiro di Castel Di Sangro: il modulo che prevede contemporaneamente in campo Mertens, Insigne, Lozano e Osimhen. E sono bastati pochissimi minuti per vedere all’improvviso una squadra brillante, capace di rendersi pericolosissima in varie circostanze, e conquistando un successo che dà tanta fiducia in vista del futuro.

L’idea di provare Lozano da titolare a destra nell’attacco azzurro ha avuto anche un risvolto in chiave di mercato: capire se davvero il Napoli, perso dopo 7 anni Callejon, ha bisogno di andare a cercare un titolare di alto livello in quella zona di campo o potrà affidarsi al messicano, molto deludente nel suo primo anno partenopeo ma quasi mai impiegato in quella posizione. Ebbene Lozano è stato certamente tra i migliori in campo.

Così come tra i migliori in campo è stato Koulibaly una partita gigantesca come quelle giocate ai vecchi tempi. Anche sulla sua cessione, ancora possibile, le riflessioni dovranno essere ampiamente ben ponderate.

E così, con i gol di Mertens e Insigne, il Napoli vince il primo lunch match nella storia della Serie A disputatosi alla prima giornata.

Gattuso ha iniziato la stagione con il Napoli nuovamente contro il Parma (esattamente come accadde l’anno scorso quando prese in mano il Napoli dopo l’ultima panchina in Serie A di Ancelotti). Particolare curioso: la prima panchina in Serie A di Ancelotti era stato l’unico altro Parma-Napoli disputatosi prima di oggi alla prima giornata. Correva l’anno 1996.

Altro curioso primato statistico per questo incontro è che si tratta della partita che si è disputata a distanza minore rispetto alla stessa sfida della stagione precedente (soli 60 giorni dopo il Parma-Napoli 2-1 dello scorso 21 luglio).

Questo record per la Serie A durerà solo poche ore: verrà infatti battuto da Juventus-Sampdoria, la sfida che quest’anno inaugurerà lo Juventus Stadium e che invece nella stagione passata, il 26 luglio, era stata quella in cui fu matematicamente vinto il nono scudetto consecutivo bianconero.

Vittorio de Gaetano