Filippo Roma presenta ‘Boomerang’ ► “Prima volta da romanziere dopo 17 anni da iena”

È proprio vero: nella vita non si smette mai di imparare e cambiare nel corso del tempo. A tal punto che dopo essersi impegnati per quasi un ventennio in televisione con inchieste rumorose e scomode politicamente, ci si può ritrovare ad intraprendere in parallelo la via della scrittura romanzesca.

È la descrizione di ciò che ha fatto il giornalista de “Le Iene” Filippo Roma, che oggi pubblica ufficialmente il suo primo libro “Boomerang”: una storia che il novello scrittore ha definito, intervistato da Francesco Vergovich, “una commedia sentimentale con tanti elementi misteriosi”.

Questa la presentazione di Filippo Roma a “Un giorno speciale”.

“E’ un’opera frutto della mia fantasia, i personaggi sono veramente inventati. Anche io mi sono stupito di scoprire dentro di me anche un’altra anima. Dopo 17 anni da iena mi sono reinventato romanziere con un romanzo d’amore. Mi sono stupito anch’io, perché forse ognuno di noi ha più personalità all’interno di esso.

E’ un classico con parecchi colpi di scena, esce il 24 settembre. Ci ho messo un attimo ad avere l’idea del libro. Ancora me lo ricordo, stavo sulla ciclabile del Lungotevere e ad un certo punto mi è venuta questa idea. Poi a scriverlo ce ne ho messo di tempo. E’ un opera che io ho scritto senza un metodo. Non era un lavoro, lo facevo per passione laddove avevo tempo.

E’ la storia di tre persone di trent’anni, ognuna delle quali ha un segreto da nascondere e da farsi perdonare, ognuna delle quali compie un’azione disonesta che poi le tornerà indietro come un boomerang, appunto.

Il protagonista si chiama Leo, un giovane adolescente che si appassiona di libri senza saper scrivere. Crescendo nel tempo incontrerà Barbara, che gli dà la linfa per scrivere finalmente il suo primo romanzo che diventa un grande successo. Ma poi una volta diventato famoso, come lui sognava, incontra Elena.

In Boomerang non c’è nulla de ‘Le Iene’. Ho avuto un distacco totale, ho voluto fare una cosa diversa. Quindi non ci sono riferimenti a temi sociali e politici. E’ un romanzo con una storia a sé stante”.


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