L’esperienza della lupa sulla bella strega

Il Benevento inizia la partita senza alcun timore reverenziale.

Dimostra dai primi movimenti dei suoi calciatori, di aver curato durante questo periodo di riposo, a causa della Nazionale, l’aspetto atletico e tattico.

Caprari e Lapadula appaiono più tonici e con qualche chilo in meno dalle precedenti partite, al punto che, l’ex Caprari, al 5′ segna dopo un tiro che colpisce Ibañez. La Roma appare sorpresa e il Benevento dimostra di meritare il vantaggio.

Al 31′ don Pedro mette in mostra la sua classe e pareggia.
Al 35′ Džeko riporta i valori in campo ai livelli di realtà.
Al 55′ rigore in favore del Benevento. Tira Lapadula, para Mirante senza trattenere. Lapadula ritira angolato ed è il pareggio.

Nel secondo tempo vengono fuori l’esperienza e i valori individuali della Roma e il Benevento paga ancora la sua ingenuità.

Veretout al 69′ su rigore si fa perdonare per il rigore precedente e Carles Pérez all’89’ crea l’azione più bella della partita imitando Messi.

Il Benevento deve fare esperienza e la Roma non deve illudersi.

Mimmo Politanò


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