Da Maleventum a Beneventum…
La trasformazione del Napoli tra il primo e il secondo tempo sul campo del Benevento è sembrata rievocare l’origine del nome della città sannita, legata alle battaglie dei Romani contro Pirro.
Se infatti a inizio gara il Napoli ha riproposto lo stesso atteggiamento “sufficiente” già visto in Coppa contro l’AZ (con il Benevento capace di trovare la rete del vantaggio), nella ripresa gli azzurri sono scesi in campo con un atteggiamento arrembante andando a prendersi con forza e determinazione la vittoria ribaltando con pieno merito il risultato.
Gli azzurri ottengono la 4a vittoria su 4 partite giocate in campionato, ma successi di carattere come questi, per i partenopei, possono essere ancora più importanti rispetto a quelli di pura tecnica come quello ottenuto la settimana scorsa contro l’Atalanta.
La rete del successo partenopeo è stata realizzata da Petagna (prova della notevole profondità della rosa azzurra di quest’anno) ma grandi protagonisti dell’incontro sono stati i fratelli Insigne.
Roberto ha trovato questo pomeriggio, proprio contro il Napoli, la sua prima rete in Serie A.
Lorenzo ha invece trascinato gli azzurri alla vittoria… anche al di là del supergol del pareggio realizzato a inizio ripresa.
Per la prima volta dalle sfide contro la Juventus del 2009/2010 (vinte entrambe dagli azzurri… ivi compresa la magica rimonta a Torino targata Hamsik da 2-0 a 2-3) un giocatore titolare del Napoli ha trovato tra i titolari avversari suo fratello.
Quest’oggi è toccato ai fratelli Insigne… allora furono i fratelli Cannavaro
In verità, dopo di loro c’è stata anche un’altra sfida tra fratelli in una partita degli azzurri (ma non entrambi titolari): in un Napoli-Parma del 2011, negli ultimi 5 minuti di gara, si trovarono infatti di fronte i fratelli Lucarelli.
Prima di loro… sempre da non titolari entrambi… (incredibile solo a pensarci)… era toccato ai fratelli Maradona.
Nel settembre 1987, Diego affrontò il fratello Hugo (entrato in campo nel secondo tempo) nella sfida tra Napoli e Ascoli.
Vittorio de Gaetano