Divampa la protesta! Cosa sta accadendo davvero in Italia (nonostante le menzogne dei giornalisti)

L’Italia s’è desta“.
Si può legittimamente parlare di un risveglio del popolo italiano dal sonno dogmatico in cui era assopito. Per mesi abbiamo assistito a un silenzio tombale, a una sorta di passività e pigrizia fatalistica degli italiani che hanno subito tutto senza batter ciglio.
Certo, all’inizio poteva anche apparire normale subire quel che si subiva: c’era una situazione inedita che non poteva essere rapportata a nulla di analogo. Tuttavia adesso gli italiani, a distanza di mesi, iniziano a risvegliarsi dal “sonno dogmatico”, iniziano a prendere coscienza di quel che sta avvenendo.

Si comincia ad acquisire che l’emergenza sanitaria è a tutti gli effetti un metodo di Governo autoritario. Più precisamente, sta istituendo una nuova razionalità politica che si nasconde, si maschera dietro le misure medico-sanitarie e che in realtà pone in essere misure totalitarie.

Peraltro lo fa con un inganno insopportabile: dice, il nuovo ordine terapeutico, che se ci impone il lockdown, il divieto di assembramento, la chiusura dei locali, lo fa per salvarci la vita. In realtà con quelle misure ci condanna a morte. Ci toglie tutto, anche il diritto di esistere.

Cosa accade allora in Italia? Un risveglio generale delle coscienze, lo chiamerei. Da Napoli, prima roccaforte di resistenza, passando a Catania, Terni, Genova, Torino, Treviso, Trieste. L’Italia tutta si sta svegliando: è ovunque ormai la protesta ed è da auspicare che cresca ancora con maniere pacifiche e pacate per manifestare il proprio dissenso corale contro l’ordine terapeutico.

I motti fondamentali di questa protesta devono essere essenzialmente due a mio avviso:

  • Se lavorare non è più un diritto, allora pagare le tasse non è più un dovere.
  • Non vi è norma che debba essere rispettata se essa contraddice e viola i termini della Costituzione.

10, 100, 1000 Napoli allora, se Napoli significa protesta contro l’ordine dominante.
Napoli non è stata quella che vi hanno detto i giornalisti, non è stato un raduno di camorristi e fascisti. Niente affatto.
In massima parte è stata la protesta corale del popolo sofferente che è sceso in piazza per dire no al nuovo ordine terapeutico.
Così sia: l’Italia s’è desta!


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