L’intervento dell’Onorevole Sara Cunial in occasione della 417 seduta della Camera dei Deputati.
“In questi giorni di bavaglio di Stato, alcuni medici sono in attesa del verdetto della loro radiazione pronunciata in seguito all’espressione di opinioni critiche sull’obbligo vaccinale. I fatti addebitati sono oggettivamente privi di rilevanza penale e la sanzione sproporzionata e irragionevole.
Con la Rete sostenibilità e salute ci si chiede, quindi, se in Italia sia ancora lecito per un medico esprimere le proprie opinioni, come prevede l’articolo 21 della Costituzione.
L’articolo 33 afferma che l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento: non può, dunque, esserci un vincolo ad una scienza unica e di Stato. Ma sappiamo che scienza e scienziati agiscono all’interno dei sistemi sociali, culturali, economici che ne condizionano priorità, orientamenti e risultati, fino a minarne l’onestà intellettuale.
L’indipendenza e l’autonomia dei medici sono da preservare in un ambiente anti-dogmatico favorevole al libero dibattito scientifico trasparente e il più possibile esente da conflitti di interesse.
Nessun ricercatore, nessun operatore sanitario dovrebbe essere messo in condizione di avere timore ad esporre i propri convincimenti su temi attinenti alla medicina e scienza in continuo progresso, anche per quanto riguarda la cosiddetta emergenza COVID che, tra tamponi inaffidabili e positivi asintomatici, sta svendendo il nostro Paese, i nostri risparmi e le nostre attività alle lobby finanziarie farmaceutiche”.