Giancarlo Padovan ► “Agnelli ha fatto una porcheria a scegliere Pirlo, non è un allenatore”

Il debuttante Pirlo stecca. Il Barcellona supera 0-2 una Juventus orfana di Ronaldo e povera di idee. Messi e compagni impartiscono una magistrale lezione sulla cattedra della Champions League.

I bianconeri osservano inermi le trame offensive dei catalani che aprono con Dembélé, con sfortunata deviazione di Chiesa, e chiudono i conti con il fuoriclasse argentino dagli undici metri. La serata dello stadium mette a nudo le debolezze di una squadra, quella di casa, impalpabile e senza una chiara identità di gioco.

Nel corso di ‘Radio Radio Lo Sport’ il giornalista Giancarlo Padovan tuona senza filtri su Pirlo e sulla società juventina

Non era difficile prevedere che Pirlo avrebbe fatto male. Certo, ha bisogno di tempo. Ma alla Juventus non ti danno tutto questo tempo. E’ chiaro che la società deve sostenerlo. Mi pare però che in questo momento non ci sia né Pirlo né la società. Innanzitutto la società non c’è da tanto tempo perché fa un mercato cervellotico. Servivano esterni bassi, e hanno preso tutti esterni alti o comunque attaccanti. Serviva qualche difensore in più e non l’hanno preso. Serviva un centrocampista centrale perché Pirlo, ignorando che Arthur e Bentancur lo sono, dice che gli sarebbe servito un regista.

Credo che ieri sera sia successo che la differenza tra il Barcellona di Koeman da una parte, e la Juventus di Pirlo dall’altra sia abissale ancora. Parliamo di una squadra che, come sapete tutti, veniva dalla sconfitta nel Classico ed era sconquassata dalle polemiche con le dimissioni del Presidente. Una squadra divisa nello spogliatoio a proposito della diminuzione degli stipendi. Una squadra che non aveva difensori centrali e, a un certo punto, si è fatto male anche il ragazzo che avevano messo ed hanno arretrato De Jong. Eppure ieri sera ha impartito una lezione di gioco.

Allora che cosa è successo? E’ successo che la Juventus attuale, con Pirlo al comando, lotterà per arrivare quarta o quinta. Se va male torna alle posizioni di Del Neri, settimo, e la dirigenza deve essere cambiata forzatamente a fine stagione. Perché se ha sbagliato con Sarri, che comunque lo scudetto lo ha vinto, a maggior ragione sta sbagliando con Pirlo. Se poi Pirlo è come credo una scelta di Andrea Agnelli, lui ha fatto non un azzardo ma una ‘porcheria’. Primo perché ha licenziato uno senza dargli il tempo, secondo perché ha preso uno che non è un allenatore. Pirlo dice: ‘Abbiamo tanti giovani e dobbiamo costruire’. ignora che l’unico giovane, che ha meno panchine di me in A (io in A femminile), è lui. Di cosa sta parlando? Invece di affrontare l’autocritica dicendo che il problema è lui, scarica la responsabilità sui giocatori”.