Mascherina sì o no? Le direttive che giungono dal Governo sulla questione sono chiare: bisogna usare la mascherina, senza se e senza ma. La comunità scientifica però è divisa.
Si tratterebbe soltanto di un palliativo, secondo alcuni. Utile a dare solo la sensazione di proteggersi, ma del tutto inutile per proteggersi davvero.
È di questo avviso l’esperto di nanopatologie e Direttore scientifico del laboratorio di ricerca Nanodiagnostics Stefano Montanari che afferma: “Coloro i quali indossano quel foglio di carta non sanno che si stanno facendo tanto male”.
Non solo inutile, dunque, ma addirittura dannosa. Queste le sue parole nel corso dell’intervista rilasciata a Francesco Vergovich e Fabio Duranti.
Ma quali sono i possibili danni che un utilizzo prolungato della mascherina può causare sugli esseri umani? Tutti i dettagli in questo intervento a ‘Un giorno speciale’.
Montanari spiega tutti i danni legati all’uso errato della mascherina
“Questi signori che indossano quel foglio di carta, non sanno che si stanno facendo tanto male. Io non ho scoperto nulla, sono cose note da sempre.
Primo: la mascherina si inumidisce, creiamo un terreno di coltura splendido per virus e batteri. Non esiste soltanto il covid, esistono miliardi e miliardi di altri virus, funghi e batteri. Parliamo di miliardi di potenziali patogeni.
Vi dirò di più, noi abbiamo davanti alla bocca un impedimento alla respirazione. Cosa succede? Tra bocca, naso e mascherina si forma una specie di camera a gas. Questa camera a gas si riempie di anidride carbonica che altro non è che il nostro scarto cellulare. Sapete quanta anidride carbonica respiriamo portando la mascherina? Il valore è almeno una decina di volte oltre quello che è considerato un limite invalicabile. Con gli strumenti appositi non riusciamo nemmeno a misurarla.
Qual è la conseguenza? Andare in una situazione in cui il nostro sangue contiene una quantità di anidride carbonica enormemente superiore a quella che può tollerare. Questo porta a una condizione che si chiama di acidosi. Acidità molto alta nel nostro organismo significa offrire a tutta una serie di patologie un terreno splendido. In particolare un terreno splendido per il cancro. Significa aprire le porte al cancro!”
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